rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Violenze sull'ex, l'accusa cambia da maltrattamenti a stalking se la persecuzione inizia dopo la separazione

I comportamenti violenti dopo la fine della relazione diventano atti persecutori e assorbono i maltrattamenti

Le condotte violente all’interno di un rapporto matrimoniale o di convivenza si configurano come maltrattamenti in famiglia, ma se i comportamenti iniziano dopo la separazione ecco che scatta l’accusa di atti persecutori, o stalking.

Lo ha stabilito la Corte d’appello di Perugia nell’ambito di un procedimento a carico di un marito accusato di maltrattamenti nei confronti della ex moglie. Secondo i giudici “se più condotte qualificabili” come maltrattamenti “iniziano durante la relazione interpersonale fra i due protagonisti della vicenda, e quegli stessi protagonisti abbiano figli minori, un’identica serie di condotte realizzata dopo la loro separazione non sarà da rubricare come stalking, mantenendosi nell’alveo del precetto sanzionato dalla suddetta norma”. Quindi il marito che perseguitasse la moglie dopo la fine della convivenza e prima della separazione, compirebbe il reato di maltrattamenti.

Di altra natura, invece, il reato “se quelle stesse condotte iniziano in epoca successiva alla separazione, viene a mancare il presupposto stesso della convivenza e si tratterà dunque di atti persecutori allo stesso modo di quel che accadrebbe fra due persone che non abbiano mai convissuto. Ne segue che, nel caso di specie, in cui le condotte minacciose e maltrattanti, come dichiarato della parte offesa, si collocano unicamente dopo la separazione dei coniugi, gli atti persecutori” che assorbono i maltrattamenti in famiglia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Violenze sull'ex, l'accusa cambia da maltrattamenti a stalking se la persecuzione inizia dopo la separazione

PerugiaToday è in caricamento