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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

"È un alcolista cronico, non sapeva quello che faceva", ma per il Tribunale non è una scusa: condannato

L'imputato era accusato di maltrattamenti nei confronti della madre, costretta a fuggire di casa

L’abuso di sostanze alcoliche non è una scriminante nell’accusa di maltrattamenti in famiglia. Lo hanno stabilito i giudici della Corte d’appello di Perugia confermando la condanna a 8 mesi per un perugino accusato di avere maltrattato la madre.

Secondo i giudici “la frequente intossicazione da alcolici che non assuma i caratteri della cronica intossicazione non rileva ai fini della verifica dell’imputabilità del soggetto agente” per quanto riguarda l’accusa di maltrattamenti in famiglia in quanto il soggetto “era solito diventare aggressivo e violento nei confronti della madre insultandola e minacciandola e costringendola ad abbandonare più volte la propria abitazione allorquando si trovava in stato di ebbrezza alcolica”.

La Corte di appello ha respinto la richiesta della difesa laddove sosteneva che l’imputato non avrebbe potuto ritenersi tale “a causa di una cronica intossicazione da sostanze alcoliche considerato che, secondo quanto dichiarato dalla persona offesa, questo diventava aggressivo e violento una volta ubriaco, facendo intendere che egli non ne fosse stabilmente in preda agli effetti”.

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