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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Gualdo Tadino

Incendia l'auto della ex, incastrato dalle telecamere del distributore di benzina

I carabinieri di Gualdo Tadino hanno dato esecuzione a una ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento

Auto data alle fiamme, il cerchio si stringe e le indagini si concentrano sull'ex. I carabinieri di Gualdo Tadino hanno dato esecuzione a una ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia nei confronti di un 48enne residente a Gualdo Tadino. 

Tutto è partito nella notte tra il 23 e il 24 agosto nella zona di Cerqueto. I vigili del fuoco e i carabinieri intervengono per un'auto in fiamme. Poco distante dal veicolo incendiato i militari trovano una bottiglia in plastica contenente del liquido infiammabile. Così partono le indagini coordinate dalla Procura di Perugia. Testimoni, l'intestataria dell'auto e le immagini dei circuiti di videosorveglianza di abitazioni della zona e dei distributori di carburante della città.

"Le attività investigative  - scrive la Procura di Perugia - consentivano di individuare il presunto responsabile dei fatti illeciti; le indagini venivano indirizzate nei confronti dell'ex compagno della proprietaria dell'autovettura già denunciato nel 2018 per atti persecutori e con il quale, erano insorti più recentemente, contrasti relativi alla gestione della prole".

E ancora: "Gli elementi indiziari raccolti, estremamente significativi, consentivano di ritenere con ogni probabilità che all'uomo erano da ricondurre i fatti che avevano interessato l'autovettura della donna; infatti, dalla visione delle telecamere di sorveglianza veniva notato come l'indagato in tarda notte riempiva benzina in una bottiglia di plastica - simile a quella trovata nelle adiacenze dell'autovettura data alle fiamme - mentre l'incendio, avvenuto a poca distanza dal distributore, si registrava a distanza di alcuni minuti dal rifornimento". 

Per quanto riguarda il movente, prosegue la Procura, "sarebbe da ricondurre alla fine della relazione con la donna a seguito della quale l'uomo sarebbe stato più volte denunciato per atti persecutori".

La Procura ha chiesto e ottenuto dal Gip (giudice per le indagini preliminari) di Perugia la misura coercitiva del divieto di avvicinamento alla persona offesa - con obbligo di non avvicinarsi a meno di 200 mt dai luoghi da questa abitualmente frequentati - nonché il divieto di comunicare con quest'ultima con qualsiasi mezzo.

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