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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Spese pazze con la carta di credito rubata alla turista in vacanza: ladre condannate

Le due donne hanno acquistato profumi, vestiti e cellulari ed effettuato un prelievo, ma su questo reato serve un nuovo giudizio perché manca la querela

Rubano la carta di credito a una donna perugina in vacanza a Martinsicuro e si danno alle spese pazze: condannate in due, ma la Cassazione rimette gli atti alla Corte d’appello di Perugia per un cavillo sulla mancata denuncia.

Le due imputate, pugliesi di 30 e 31 anni, sono state condannate “perché, in concorso tra loro, al fine di trarne profitto, all'interno dell'esercizio ..., avevano asportato una carta di credito rilasciata dalla Banca Picena Trentina di Martinsicuro, una carta bancomat rilasciata dal medesimo istituto bancario e una carta postepay, nonché la tessera sanitaria ed euro 50 di proprietà” ad una turista perugina in vacanze al mare. L’accusa riguardava anche l’utilizzo indebito della carta di credito per acquistare un profumo da 52,99 euro, un pantalone e una maglia in lana da 149 euro, un cellulare da 599 euro e uno da 389 euro e, infine, prelevando 250 euro ad un bancomat.

La condanna, con la concessione delle circostanze attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravanti, esclusa la circostanza del furto con destrezza e, con l'aumento per la continuazione, le aveva condannate alla pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione e alla multa di 600 euro, revocando il beneficio della sospensione condizionale per entrambe.

La Cassazione ha confermato la condanna tranne che per la parte del prelievo presso lo sportello bancomat, in quanto non c’è la querela per quel reato, rinviando alla Corte d’appello di Perugia la decisione sul punto.

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