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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Minaccia i clienti con un punteruolo e sottrae i documenti per ricattarli: trans condannata

Dietro la minaccia dell'arma e di rivelare tutto a parenti e amici avrebbe intascato oltre 10mila euro

Condannato a 6 anni reclusione, con interdizione perpetua pubblici uffici, espulsione al termine della pena e risarcimento alla parte civile costituita di 10.500 euro, oltre al pagamento delle spese processuali e di costituzione.

È la sentenza emessa dal Collegio del Tribunale penale di Perugia nei confronti di una trans di 39 anni, difesa dall’avvocato Stefano Camerini, processata con l’accusa di avere estorto denaro ai clienti, mediante minacce con un coltello o di rivelare le inclinazioni sessuali dei clienti a moglie, fidanzate, mamme e amici, di aver fotografato i documenti delle auto, e di aver rapinato alcune delle vittime.

L’imputata attraverso l’utilizzo di “un coltello a serramanico” si sarebbe impossessata del libretto di circolazione dell’autovettura e delle chiavi di alcune persone che si erano fermate per contrattare una prestazione sessuale, o in alcuni casi di persone che la stessa trans aveva fermato per strada, chiedendo poi denaro per riconsegnare i documenti dicendo: “Li rivuoi? Allora domani mattina mi devi portare 3.000 euro; contattami a questo numero e ricordati che se non lo fai so dove abiti e vengo a cercarti”.o non rivelare nulla a parenti e amici.

Nel capo d’imputazione venivano contestati tre diversi episodi. Il primo in cui sarebbe entrata all’interno dell’autovettura della vittima con la scusa di una richiesta di aiuto, facendosi consegnare 500 euro con la minaccia del coltello e accusandolo di avergli “rovinato la serata”. Sempre sotto minaccia si sarebbe fatta accompagnare dalla vittima ad un bancomat per ritirare del denaro.

La Procura contesta alla trans anche un altro episodio di violenza, avvenuto il 24 luglio del 2017, quando avrebbe minacciato un’altra persona, costringendola a “consegnargli dapprima la somma di 40 euro, dopo una prestazione sessuale e, subito dopo a consegnargli la somma di 500 euro, dopo aver effettuato due prelievi presso due sportelli bancomat” procurandosi “un ingiusto profitto” attraverso la sottrazione del libretto di circolazione: “Mi servono 2.000 euro e mi servono subito. Dammeli o dico tutto alla tua famiglia”.

Sempre minacciando di rivelare tutto a parenti e amici la trans si sarebbe fatta consegnare dalla vittima 4.750 euro la settimana successiva, 5.500 euro ai primi di agosto del 2017, altri 500 euro l’8 agosto e, infine, ancora 1.000 euro il giorno dopo.

Il 14 aprile del 2018, infine, la trans avrebbe rapinato un cliente minacciandolo con un punteruolo, facendosi consegnare 250 euro. A carico della trans risultano altre sentenze passate in giudicato per episodi simili.

Una vittima si è costituita parte civile tramite l’avvocato Dario Epifani.

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