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Cronaca

DOSSIER IMMIGRAZIONE Quanti stranieri vivono in Umbria? Da quale nazione provengono? La mappa completa

Ecco cosa cambia a livello sociale e demografico post-pandemia

Il numero di residenti stranieri registrati in Umbria al 1° gennaio 2022 è pari a 91.658, con una concentrazione di 70.102 unità nella provincia di Perugia e di 21.556 nella provincia di Terni. Nel quadriennio 2018-2021 si è mantenuta stabile l’incidenza della popolazione straniera sia a livello nazionale che regionale; in Umbria la quota è rimasta stabile al 10%, tuttavia, l’Umbria registra
un’incidenza minore rispetto a quella rilevata sulla penisola dove la quota degli immigrati è aumentata. È quanto emerge dall'ultima indagine di Agenzia umbria ricerche (Aur).

La presenza di cittadini stranieri in Italia è ormai un dato consolidato che allinea l’Italia ai principali paesi europei. Secondo i dati forniti dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) nel suo recente rapporto del 2022, l’Italia si colloca al quinto posto, dopo Germania, Regno Unito, Francia e Spagna, quanto a presenze numeriche all’interno del proprio territorio di migranti internazionali. Inoltre, l’Italia risulta essere tra i 10 paesi in Europa che ospitano le maggiori presenze di rifugiati e richiedenti asilo e il seguente grafico illustra la posizione dell’Italia rispetto ai paesi europei.

Per quanto riguarda l’attuale configurazione «multietnica» dell’Italia e dell’Umbria, merita focalizzarsi sulle nazionalità di provenienza degli stranieri. Secondo il Dossier Statistico Immigrazione, redatto dal Centro Studi e Ricerche IDOS nel 2021, in Italia la comunità straniera più numerosa è quella rumena, con il 24,6% delle presenze, seguita dalle comunità albanese (13,2%) e marocchina (10,4%). La stessa configurazione si riscontra in Umbria, dove le medesime nazionalità risultano preminenti: rispettivamente Romania (24.847; 27,0%), Albania (11.489;12,5%) e Marocco (9.178; 10, %), seguite da Ucraina (4.654; 5,1%) Nord Macedonia (3.375; 3,7%) ed Ecuador (2.798; 3,0%).

Un cambiamento rispetto al periodo pre pandemico si riscontra nell’ambito dei flussi migratori internazionali: l’Umbria si è delineata non più come una regione di "passaggio" ma come un’area di insediamento stabile. È infatti in crescita il trend della quota di titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo, l’acquisizione cioè di titoli di soggiorno che non sono più soggetti al rinnovo. In Umbria, dal 2018 al 2020, la quota di richiesta di permessi di soggiorno di lungo periodo si è mantenuta stabile, mentre nel 2021 il dato è leggermente diminuito; l’anno scorso, infatti, sono stati rilasciati 55.323 permessi di soggiorno di cui 38.881 della tipologia di permessi di soggiorno di lungo periodo. Non c'è dubbio che in maniera sempre più marcata si stanno solidificando comunità di immigrati che creano spazi «transnazionali», dove si riflettono i più vari quadri culturali. 


 

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