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Cronaca

Inquinamento, ambientalisti: fanghi di Perugia scaricati a Ravenna

L'associazione ambientalista "Ravenna Punto a Capo" denuncia il presunto caso di scarico di fanghi pericolosi, dalla distilleria Di Lorenzo a Ponte Vallecceppi, a Ravenna

L'associazione ambientalista "Ravenna Punto a Capo", denuncia un presunto caso di scarico di fanghi pericolosi provenienti da Perugia a Ravenna: "Il 26 giugno 2012 l'assessore all'Ambiente del Comune di Perugia emette un'ordinanza che prevede l'immediato trasferimento dei fanghi della distilleria Di Lorenzo per gravi conseguenze sull'ambiente e sulla salute. Ordinanza emessa in base alle verifiche di Ausl, Arpa e NOE. Il 23 agosto 2012, scopriamo che in questo momento quei fanghi vengono scaricati qui a Ravenna in zona Sant'Alberto a cielo aperto per essere poi sversati nei campi".

L'associazione ambientalista, secondo quanto riportato da Ravenna Today, si è recata personalmente sul posto per cercare di verificare la situazione: "La zona di stoccaggio è a fianco ad abitazioni, imprese commerciali e agricole. Siamo entrati nella discarica pur indossando solamente ciabatte infradito (ora continuano a bruciare le piante dei piedi). Sul posto un paio di addetti allo scarico e un portavoce che abbiamo incalzato di domande alle quali non ha saputo rispondere e un tir che stava già scaricando il secondo carico di polveri. L'impianto si trova in Via Forello a Sant'Alberto (Ravenna). Chiediamo, anche tramite esposto scritto, che intervenga subito il NOE".

"La nostra associazione chiede chi ha eseguito le analisi sui fanghi per Arpa, visto che questo aspetto è già oggetto di indagini a Perugia ed anche come fa l'Arpa di Ravenna a garantire che quei fanghi siano innocui con delle analisi se i fanghi sono arrivati solo giovedì. Questo ribadendo che al momento ci sono delle indagini in Umbria per danno ambientale sul terreno dove sono stati stoccati i fanghi.

Le indagini-continua l'associazione- sono in corso, quindi nessuno al momento dovrebbe dichiarare che sono innocui. Informiamo altresì che il nostro esposto al NOE non è stato fatto solo per i fanghi, ma anche per la loro ubicazione che potrebbe presentare delle irregolarità. Il comitato che lotta a Perugia si è messo in contatto con noi e anche loro si stanno facendo delle domande (pubblicato oggi su Il Messaggero) "come mai sono arrivati fino a Ravenna? Da Perugia a Ravenna non c'era un sito più vicino?" Il comitato perugino non sa che a Sant'Alberto viene riservato una particolare preferenza: c'è l'impianto fotovoltaico, stanno costruendo il biodigestore e ora anche i fanghi. Il tutto in un breve raggio per la gioia di chi vive e lavora lì".

 

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