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Cronaca Città di Castello

Il navigatore sbaglia e finiscono su una mulattiera: in trappola nel fango

Persino i militari, dopo ore e ore di ricerca, per aggiungerli sono stati costretti a fare molta strada a piedi. Salvata coppia di fidanzatini del Nord Italia. Tutta la storia.... un po' assurda, un po' figlia delle tecnologie

Traditi dal navigatore sono finiti con l'auto in una buca di fango su una strada poco più larga di una mulattiera e per giunta di notte in mezzo al bosco. Una coppia di fidanzati sono stati salvati dai Carabinieri di Città di Castello dopo essere rimasti prigionieri per ore in un luogo di montagna dell'Altotevere che non riuscivano a spiegare ai soccorritori. Quanto accaduto sabato sera è davvero difficile da credere. I fidanzatini italiani, residenti nel nord Italia ed in vacanza in Umbria, si sono persi dopo essere partiti nel tardo pomeriggio da Assisi diretti a Macerata, dove avrebbero dovuto pernottare in una struttura ricettiva. 

Una volta in auto hanno impostato il navigatore satellitare. Non è dato sapere se per un errore dell’apparato o a causa di un errato inserimento dell’indirizzo, il navigatore li ha condotti fino a Città di Castello. Fin qui nulla di eccezionale. I problemi sono iniziati quando, sempre il navigatore, in prossimità della frazione San Secondo ha “consigliato” di lasciare la strada principale ed ha fatto percorrere alcuni chilometri di una strada secondaria che, man mano l’auto procedeva, diventava sempre più piccola e sconnessa, fino a diventare poco più di una mulattiera. Il giovane conducente a quel punto avrebbe dovuto comprendere che c’era qualcosa che non andava ma così non è stato. Dimostrando assoluta fiducia nella sofisticata guida, ha proseguito ancora finchè, nel bel mezzo di un bosco, in piena notte, è rimasto impantanato con il veicolo in una pozza di fango. 

Non potendo più proseguire ne tornare indietro, e non avendo idea di dove si trovasse, si è finalmente deciso a chiedere aiuto chiamando i Carabinieri.Rintracciare i due ragazzi però si è dimostrata impresa ardua. In assenza di indicazioni circa le strade percorse e senza alcun riferimento, l’operatore della Centrale Operativa della Compagnia Città di Castello ha dovuto faticare un bel po per capire in quale zona si trovassero. 

Grazie alla profonda conoscenza del territorio ed anche, in parte, alla localizzazione del cellulare, dopo circa tre ore di ricerche una pattuglia dell’aliquota radiomobile è riuscita a rintracciare i due in località Capessino. I militari, considerata la quasi inaccessibilità del posto, hanno dovuto lasciare il mezzo e percorrere diversa strada a piedi prima di rintracciare il veicolo dei ragazzi. I due, comprensibilmente scossi, sono stati accompagnati in caserma e rifocillati. La loro autovettura è stata recuperata ieri mattina grazie all’intervento di un trattore che, non senza fatica, è riuscito a raggiungere ed  agganciare il veicolo.

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