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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Falsi certificati per guardare la partita di Champions e saltare il turno in carcere: reato estinto con la messa alla prova

Cinque agenti di Polizia penitenziaria e un medico erano accusati di truffa e falso

Il giudice Emma Avella ha pronunciato sentenza di estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova nei confronti di cinque agenti di Polizia penitenziaria e un dottore accusati di truffa in concorso, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale e di false attestazioni e certificazioni. Gli imputati erano accusati di aver posto in essere una truffa ai danni dell’Amministrazione penitenziaria “formando nella qualità di medico” del Servizio sanitario nazionale o in attività alla Guardia medica “certificazioni falsamente attestanti lo stato di malattia” degli agenti, i quali avrebbero presentato “tali certificazioni alla Direzione dell’istituto penitenziario” inducendo in errore l’amministrazione penitenziaria “sulla legittima assenza per malattia, in tal modo procurandosi l’ingiusto profitto pari alla retribuzione indebitamente percepita per il periodo di tempo in cui” non erano al lavoro, con “conseguente danno per l’ente”.

In alcuni casi i certificati di malattia riportavano il giorno in cui gli agenti avrebbero dovuto prestare servizio, ma si giocavano i quarti di Champions, poi la semifinale e la finale. In quell’anno, 2015, se la giocarono Barcellona e Juventus.

Per la Procura di Perugia gli indagati si sarebbero accordati per attestare “false certificazioni mediche” senza che il “paziente venisse sottoposto a visita medica”, facendo sì che il lavoratore si assentasse dal lavoro con una giustificazione medica fasulla. Documentazione medica che avrebbe attestato cervicalgia, cefalea, disturbi gastrointestinali e mal di testa.

Secondo l’accusa sarebbe stato alterato anche un certificato “facendo risultare che la prestazione medica aveva avuto luogo dalle ore 9.30 alle ore 12.30, mentre il certificato originario indicava che la predetta prestazione aveva avuto inizio alle ore 11.30”.

Gli imputati erano difesi dagli avvocati Daniela Paccoi, Francesco Falcinelli, Marco Bufalini, Luca Maori, Luca Valigi, Aldo Poggioni, Silvia Terradura, Antonio Aiello e Vincenzo Maccarone.

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