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Cronaca

Carceri in Umbria, è emergenza continua: un detenuto muori, un altro agente ferito. Sindacati furiosi. Lega: "Teser alla penitenziaria"

Pronti a scendere in piazza, a settembre, per sottolineare quanto e come sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale

E' morto in Umbria dopo il ricovero in ospedale un detenuto che si era procurato lesioni con una lametta, all'interno della sua cella. Lo ha riportato il Sappe, sindaco di Polizia Penitenziaria, spiegando che nello stesso carcere nelle ultime ore è stato anche aggredito un agente di polizia, senza gravi conseguenze."Martedì sera, intorno alle 23 riferisce Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l'Umbria del Sindacato autonomo polizia penitenziaria - durante il giro di controllo il poliziotto di servizio nella sezione ha visto sangue in terra ed è subito intervenuto, con il medico di guardia. Il detenuto, che stava scontando reati di droga comune, con un residuo pena di circa un anno, è stato immediatamente trasportato in ospedale. Le condizioni si erano presentate subito gravi, per i tagli profondi che si era procurato. L'uomo è deceduto ieri sera in ospedale".

"Nel pomeriggio di ieri - spiega ancora Bonino - un altro agente di polizia penitenziaria è stato aggredito per futili motivi da un detenuto 'Alta sicurezza': il collega è riuscito a svincolarsi solo grazie all'intervento di un altro detenuto. Quello di Terni  è un carcere ormai fuori controllo, con una grave carenza di organico, una gestione che fa acqua ormai da troppo tempo e un sovraffollamento non più gestibile." 

  Il Sappe, annuncia, è pronto a scendere in piazza, a settembre, per sottolineare quanto e come sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale: "Se i vertici del ministero della Giustizia e del dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria non sono in grado di trovare soluzioni alla gravissima situazione delle carceri italiane ed alla tutela degli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria devono avere la dignità di dimettersi".ù

LA LEGA UMBRIA PRENDE POSIZIONE - "Vogliamo lavorare per estendere l’utilizzo del taser agli agenti delle carceri, uno strumento che grazie all’impegno della Lega è già utilizzato in Umbria da Carabinieri e Polizia e si sta rivelando molto utile nel contenere situazioni di rischio. Altro punto fondamentale è quello di consentire agli agenti della Penitenziaria di svolgere il loro lavoro con dignità e in piena sicurezza, potenziando l’organico a disposizione e garantendo ritmi di lavoro accettabili. Altro punto sul quale vogliamo batterci è quello dei rimpatri, nella considerazione dei dati elaborati dal Ministero della Giustizia secondo cui circa un terzo dei detenuti presenti nelle carceri umbre è straniero".

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