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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Maltrattamenti alla scuola materna, maestra condannata a due anni di reclusione

Contestati comportamenti violenti come schiaffi, urla e punizioni. Disposto un risarcimento alla famiglie costituite parte civile

Condannata a due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena, la maestra accusata di violenze sui bambini dell’asilo. Gli episodi si sarebbero verificati nel 2020 nella materna di Colle Umberto.

L’indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione Fortebraccio di Perugia, coordinata dai sostituti procuratori Laura Reale e Gianpaolo Mocetti, era stata avviata dopo le denunce dei genitori dei bambini dopo che questi avevano iniziato a piangere, mostrare paure inspiegabili se cadeva loro di mano un oggetto, sobbalzare se sentivano un tono di voce più alto del normale. Fino a quando qualcuno aveva iniziato a raccontare che la maestra aveva picchiato qualche amichetto.

Le indagini avevano portato all’immediata sospensione dell’insegnante, una 53enne originaria di Gualdo Tadino, difesa dall’avvocato Gennaro Esibizione, e all’accertamento di presunte violenze nei confronti dei bambini, alcuni dei quali erano stati “colpiti con calci, schiaffi, pugni, tirando loro i capelli, lasciandoli incustoditi o privi di attenzioni, in quanto teneva i tappi alle orecchie o faceva buio in classe tenendo le tapparelle abbassate”, oppure disinteressandosi dei bambini in quanto “si estraniava essendo intenta al cellulare”. Secondo quanto riportato nel capo d'imputazione la maestra sarebbe entrata in classe con i tappi alle orecchie per non sentire i bambini.

Tra gli elementi raccolti dalle telecamere installate dai Carabinieri anche quelli che avrebbero visto la maestra prendersela con “i bambini più piccoli” sui quali “esercitava una forte influenza psicologica”, come nel caso di una bambina “costretta a picchiare il suo compagno di classe” sotto gli occhi dell’educatrice che non interveniva, anzi minacciando “che se non si fosse comportato bene avrebbe mandato l’altra bimba a picchiarlo”.

In un altro caso i militari descrivono il comportamento della maestra che “dovendo riprendere un bambino” lo aveva rincorso ed essendo stata vista dall’altra docente e dalla bidella “simulava di essersi fatta male a causa dell’alunno”. Altri episodi raccontavano di bambini strattonati, messi in punizione, fatti sedere con forza “sulla sedia o sulla panca”.

La Procura di Perugia aveva chiesto una pena a 1 anno e 6 mesi di reclusione. I genitori dei bambini si sono costituiti parte civile con gli avvocati Michele Titoli e Andrea Castori. Il giudice ha stabilito una provvisionale di 2mila euro ciascuno e il risarcimento da stabilirsi in sede civile.

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