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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Violentata dall'amico in un bagno pubblico, il caso si riapre: "E' innocente"

L'uomo è stato condannato a due anni di reclusione, ma il caso è stato riaperto in Corte d'Appello. Oggi si è tenuta la prima udienza con la difesa che vuole dimostrare l'innocenza del proprio assistito

Un racconto duro. Immagini che si sovrappongono e narrano l'ennesima violenza sessuale perpetrata nei confronti di una donna che si fidava dell'uomo che aveva accanto. I due si conoscevano da tempo. Amici e confidenti, quella sera si erano incontrati per caso. Lei era uscita con l'intenzione di comprare un pacchetto di sigaretta, poi aveva incontrato il suo aggressore, non sapendo che da lì a poche ore si sarebbe fiondata in Questura per denunciarlo.

La violenza - I due avevano deciso di dirigersi in un pub per bere qualcosa. Una volta terminata la serata, alle 2 e mezzo circa, si erano incamminati verso casa. È però all'altezza dei bagni pubblici che la furia di lui ha preso il sopravvento. L'uomo ha trascinato la donna all'interno dei locali “caricandola in spalla”, come si legge nella testimonianza di lei allegata al fascicolo, poi le ha abbassato i pantaloni e ha tentato una penetrazione rettale. Una volta raggiunto l'orgasmo, l'ha scaraventata al suolo ed è fuggito. La vittima, una volta tornata a casa, ha deciso di sporgere denuncia.

La condanna e la richiesta di assoluzione - L'uomo è stato condannato a due anni di reclusione, ma il caso è stato riaperto in Corte d'Appello. Oggi si è tenuta la prima udienza, subito rinviata. L'avvocato Francesco Mattiangeli chiede l'assoluzione, per la difesa infatti il racconto della donna sembrerebbe essere contrastante.

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