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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"Non sapevo fosse minorenne", ma la frequentazione con una compagna di scuola lo incastra: condannato

Per la Corte d'appello l'imputato aveva tutti gli elementi per sapere che la giovane frequentata non fosse maggiorenne

L’ignoranza dell’età della persona offesa nel reato di atti sessuali con minorenne non è una scusante, soprattutto quando la vittima è compagna di classe di una ragazza con la quale l’imputato aveva avuto una relazione.

Secondo la Corte d’appello di Perugia l’imputato deve essere condannato in quanto si ritiene “provata la consapevolezza in capo all’imputato della minore età della persona offesa”. Per i giudici si desume “dalla circostanza che l’imputato era legato da un rapporto affettivo a una compagna di classe della vittima la quale, però, era stata precedentemente bocciata”.

L’imputato, quindi, era a conoscenza della classe frequentata “dalla persona offesa ed età della sua compagna di classe precedentemente bocciata”. Da questi due dati si “poteva desumere facilmente l’età della persona offesa”.

La Corte ha, quindi, concluso “nel senso che l’imputato era ben a conoscenza dell’età della persona offesa”, con una condanna a 3 anni di reclusione.

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