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Cronaca

Picchia la madre con il cellulare dopo aver assunto droga: abbreviato condizionato alla capacità di intendere

Città di Castello, il giudice ha accolto le richieste della difesa dell'imputato e disposto una valutazione psichiatrica

Assume droga e picchia la madre, colpendola con calci, pugni e il cellulare. Il giudice accoglie la richiesta di abbreviato condizionato all’accertamento della capacità di intendere e volere.

L’imputato, difeso dall’avvocato Matteo Marinacci, è accusato di lesioni aggravate nei confronti della madre “poiché in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti, tirandole i capelli da dietro mettendole una mano in bocca e con azione di leva tirandole violentemente la mascella, scaraventandola a terra, sbattendole ripetutamente la testa sul pavimento, nonché colpendola con pugni sulla testa, sulla schiena e sulle spalle”.

La Procura di Perugia contesta anche l’aggravante di avere utilizzato un telefono cellulare “impiegato quale oggetto atto a offendere” per procurare alla donna “con lui stabilmente convivente, lesioni consistite in trauma cranico minore, trauma contusivo e distorsivo della rachide, contusione dell’emitorace di destra, della mano sinistra dalle quali derivava una malattia giudicata guaribile in 10 giorni”.

I fatti sono avvenuti a Città di Castello il 20 novembre del 2022. L’imputato ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato condizionato a una perizia sulla capacità di intendere e volere.

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