Tira aria cuperliana tra le fila del Pd: Dante Rossi ripresenta la sua candidatura alla segreteria provinciale
Dante Rossi, segretario provinciale del Pd uscente, ripresenta la sua candidatura. Agguerrito e cuperliano non si ferma di fronte a niente, neanche ai big del partito, sparando a zero su tutti durante una coferenza stampa che non lascia niente in sospeso
Agguerrito e senza freni. È apparso così Dante Rossi, alla conferenza stampa di oggi, 19 ottobre, per la ri-presentazione della sua candidatura alla segreteria provinciale del Pd. Sarà che nel Partito Democratico tira un’aria diversa, un’aria cuperliana o sarà che si ha la volontà di dire ciò che si pensa. Sarà quel che sarà, ma Dante Rossi ha dato dimostrazione di avere le idee chiare, anzi più che chiare.
È stato chiaro fin dall’inizio: “Da segretario non intendo a candidarmi a niente. È infatti finito il momento di chi usa certe cariche per avere candidature agevolate”. Poi sferra l’attacco: “La candidatura unitaria della nostra corrente non è stata possibile finché i soliti circoletti dei potenti di turno hanno puntato ancora una volta al mantenimento dello status quo piuttosto che a un partito che sta in mezzo alla società”.
Infine il momento delle proposta. La prima che appare essere anche la più scomoda: “Aumentare i fondi alle sezioni locali. Basta con le casse piene solo per dirigenti, vertici e personale non volontario”.La seconda è invece quella di creare un organo politico intercomunale che rispecchi le future unioni dei Comuni che prenderanno il posto delle vecchie Province. Infine la terza è di abolire qualsiasi listino, ma far scegliere il popolo tramite le “primariette”. Ma è su questo punto che Rossi sottolinea: “Se un Sindaco ha governato bene non ha senso contraporgli dei candidati interni per la corsa al secondo mandato”. Quindi per lui niente primarie. Tutto chiaro e senza veli per un modello di centrosinistra “che deve rispecchiare il tipo di governo attuato dalla Regione Umbria”.
