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Rose bianche, suono della tromba e preghiere per ricordare le vittime del Covid

La commovente iniziativa al cimitero monumentale di Città di Castello. Ventisei rose bianche a piedi dell’altare in ricordo delle vittime da inizio della pandemia dal mese di marzo

Per non dimenticare chi ha perso la propria vita per colpa del virus. È stata intensa e commovente l’iniziativa celebrata questa mattina al cimitero monumentale all’interno della chiesa di Città di Castello in ricordo delle vittime del Covid-19 alla presenza del vescovo Domenico Cancian, dei parroci don Paolo Bruschi e don Alberto Gildoni, dell’assessore alla cultura, Vincenzo Tofanelli, e del Presidente del Rotary Club Città di Castello, Alessandro Leveque. Ventisei rose bianche a piedi dell’altare, il suono della tromba sulle note del “silenzio fuori ordinanza” e preghiere.

“La nostra comunità civile ed ecclesiale – ha detto il vescovo Cancian - partecipa con grande intensità spirituale a questo momento di doveroso ricordo qui nel nostro cimitero monumentale di tutti i fratelli e le sorelle deceduti a motivo del covid da marzo ad oggi. Non possiamo chiudere questo anno, che passerà alla storia come l’anno della pandemia, senza fare un ricordo di quelli che hanno pagato il prezzo più alto. Ai cari defunti che abbiamo conosciuto e amato, alle loro famiglie ferite che ancora piangono, va la nostra vicinanza affettuosa e la fervida preghiera”.

“La mia presenza oggi – ha dichiarato l’assessore Tofanelli - vuole esprimere la partecipazione del sindaco di tutti gli amministratori pubblici e la nostra vicinanza alle famiglie. È un momento difficile, che supereremo con l’impegno comune e con una ritrovata unità, ora più che mai grazie al vaccino, strumento indispensabile per vincere la sfida con la pandemia”.

“Abbiamo ritenuto opportuno, giusto, meritevole – ha invece sottolineato Leveque - riportare alla memoria, tutti i cittadini della nostra collettività che ci hanno lasciato per colpa di questo virus. Oggi qui nel cimitero monumentale di Città di Castello, ma lo stesso potrebbe valere per tutti gli altri analoghi luoghi della memoria, abbiamo deciso di ricordare con una composta, breve, significativa cerimonia quanti sono scomparsi per questa malattia. Abbiamo offerto un fiore per ogni anima e un pensiero di vicinanza per tutte le famiglie ferite dalla assenza, nell’obiettivo unico di una fraterna riconciliazione”.

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