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INVIATO CITTADINO Vittime delle mafie, Perugia non dimentica

Elce, rotatoria “Vittime delle mafie”. Toccante cerimonia in memoria delle tante persone innocenti massacrate dalla criminalità mafiosa

Elce, rotatoria “Vittime delle mafie”. Toccante cerimonia in memoria delle tante persone innocenti massacrate dalla criminalità mafiosa.

La città non dimentica. E risponde prontamente alla “convocazione” di Libera di Walter Cardinali che ha organizzato una commemorazione in ricordo perenne di tanti nomi. Fra essi spicca quello della nostra corregionaria Barbara Corvi.

Erano in tanti i personaggi pubblici: il prefetto Armando Gradone,  il sindaco Andrea Romizi, l’assessore Leonardo Varasano, il presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi, i consiglieri e membri della commissione antimafia del Comune di Perugia Luca Valigi, Daniela Casaccia, Michele Nannarone, Francesca Tizi, Lorenzo Mattioni, Francesca Renda, i rappresentanti della Regione dell’Umbria. A volerla dire tutta: più numerosi i politici di centro destra che quelli di centro-sinistra (il perché non è dato sapere), sebbene la commissione antimafia muova da una proposta della sinistra. 

INVIATO CITTADINO Vittime delle mafie, la cerimonia a Elce

Interventi rituali, con punte di intensa commozione. Come il brano di Agnese Borsellino, letto con straordinaria intensità da una giovane di grande talento attoriale e di perfetta compenetrazione.

In sottofondo il suono straziante di un violino che sottolineava la drammaticità della storia e delle storie. Una perfetta contaminazione alla “Schindler List”.

Quei nomi letti dal sindaco, dal prefetto, dal presidente della commissione regionale antimafia hanno scandito la vicenda umana delle persone sacrificate dalla violenza mafiosa. Per non dimenticare.

Traffico consistente, magistralmente governato da diversi addetti della Municipale.

Presenti vari esponenti della comunità perugina, fra i quali l’ex magistrato Giuliano Mignini con la bambina, molto partecipativa.

Una giornata necessaria per restituire consapevolezza dei rischi corsi dalla democrazia. Vizi vecchi e nuovi, antichi e drammaticamente attuali.

Piccola notazione “d’ambiente”. Spiace rilevare lo stato pietoso della rotatoria sulla quale erano posizionati molti dei partecipanti. Erba malamente tagliata, buca centrale intorno al palo dell’illuminazione, muretto circolare letteralmente a pezzi. Particolari che tolgono rispetto e dignità a un accadimento di rilievo. Un tempo, in previsione di un evento significativo, il Comune mandava gli operari a dare una sistemata. Oggi le condizioni dell’aiuola e del cordolo di recinzione erano inqualificabili.

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