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Il ricordo di Luciano Radi: intellettuale, scrittore, storico e uomo di fede

Ricordare Luciano Radi a cinque anni dalla morte. Un uomo che ebbe un’altissima concezione della politica di servizio, un intellettuale di vaglia, una persona di fede e spiritualità marcate

Ricordare Luciano Radi a cinque anni dalla morte. Un uomo che ebbe un’altissima concezione della politica di servizio, un intellettuale di vaglia, una persona di fede e spiritualità marcate.

Radi ricoprì importanti incarichi politici e istituzionali: fu ininterrottamente deputato dalla III alla X legislatura e senatore nell’XI. Fu ministro dei rapporti col Parlamento, Presidente della Commissione di vigilanza della Rai ai tempi del mitico Ettore Bernabei, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Forlani.

Ma personalmente mi piace ricordarne l’elevato profilo di intellettuale, scrittore, storico e uomo di fede.

Le sue pagine perspicue, denotate da una scrittura raffinata e insieme aperta, rifuggivano dagli artifici della retorica e dalle ambiguità del politichese. Era scrittore dotato di raffinato umorismo e implacabile autoironia.

Fu autore di una quindicina di saggi fra sociologia, politica e storia contemporanea. Scrisse anche narrativa. Impareggiabile il suo “Buongiorno, onorevole”, uscito in ben quattro edizioni, che mi donò e mi dedicò personalmente: un libro ancora attualissimo. Seguito idealmente da “Buonanotte, onorevole” del 1996.

Scrisse vite dei santi, in tono e contenuti che vanno oltre il semplice aspetto agiografico: “Chiara di Assisi” (1994), “Angela da Foligno” (1996), “Santa Veronica Giuliani” (1997), “San Francesco e gli animali”, tradotto in più lingue, e “Umbria Santa” (2001), “San Nicola da Tolentino” e “Margherita da Cortona” (2004).

L’ultimo dono che intese farmi è il suo capolavoro: “San Francesco e il Sultano”, del 2006, in cui propone letture dell’iniziativa francescana di apertura al dialogo e alto missionarismo.

Ora si celebra il lustro dalla morte di Radi, esattamente nella ricorrenza degli 800 anni da quello storico incontro tra Francesco e il Sultano.

Nella sua Foligno, a palazzo Giusti-Orsini, il 30 maggio alle 17:30, si ricorderà la figura di uomo e di studioso. Coordinamento di Stefano Brufani, dello Studium perusinum, e interventi di Maria Grazia Nico su “Riforma e Crociate nel libro di Luciano Radi”. Fra’ Felice Autieri (ofm) con “San Francesco e il Sultano nella storia delle fonti francescane”, Mario Tosti su “Luciano Radi, politico e studioso”. Momento musicale di “Assisi suono sacro” con Andrea Ceccomori al flauto, Maria Chiara Fiorucci all’arpa e il soprano Elisa Bovi. Riflessioni di Katia Ciancabilla sul mondo islamico.

Un ricordo che unisce elementi di cultura, fede e umanità. Un appuntamento al quale non vorranno di certo sottrarsi i tanti amici che ne tengono vivo il nome e la memoria.

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