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Boom di lettere per recupero ticket sanitari anche agli invalidi, come fare

La Usl: "Dovrà semplicemente presentare modulo di controdeduzione allegando la documentazione relativa all'esenzione riconosciutagli per invalidità, senza dover corrispondere nulla"

Boom di lettere per il recupero dei ticket sanitari non pagati grazie a dichiarazioni fasulle. Ma chi è in regola non ha nulla da temere. Come spiega una nota della Usl Umbria 1 "chi ha diritto ad un’esenzione per invalidità non è tenuto a pagare nulla e, qualora avesse ricevuto la lettera, dovrà semplicemente presentare modulo di controdeduzione allegando la documentazione relativa all'esenzione riconosciutagli per invalidità, senza dover corrispondere nulla".

E ancora: "L'anomalo invio della lettera di recupero ticket anche ad alcune persone con invalidità totale o superiore al 67%, è riconducibile alla scelta fatta a monte, dall'assistito o dal medico di medicina generale, i quali hanno riportato sulle impegnative l’esenzione per reddito al posto di quella per invalidità". 

Non è finita qui. La Usl Umbria 1, spiega la nota, "non ha emanato alcuna direttiva in merito al recupero dei ticket ma sta applicando le disposizioni del Ministero, mettendo a disposizione dei cittadini tutte le risorse interne possibili nell'ambito dei singoli distretti e in collaborazione con il Numero Umbria Sanità NUS (800.63.63.63), per fornire chiarimenti e informazioni e consentire ai cittadini interessati di procedere correttamente alla presentazione delle istanze di controdeduzioni (qualora il ticket non fosse effettivamente dovuto come nel caso della compresenza di esenzione per invalidità e altri casi) o delle richieste di rateizzazione (con rate anche di 50 euro per importi accertati complessivi superiori a euro 200 euro)".

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