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Consiglio comunale, Giunta e maggioranza cancellano automaticamente cartelle esattoriali fino a 1 mille euro. Contrari Pd e 5STelle

Tutti i particolari dell'operazione che era stata prevista dal Governo Meloni lasciando però ai sindaci l'opportunità di aderire oppure no. "Fondi ormai datati e difficilmente recuperabili. Coperti con il fondo di garazia"

Annullamento automatico delle cartelle fino a mille euro risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. 
Il consiglio comunale, grazie ai voti della maggioranza di centrodestra, ha deciso di rendere esecutiva l'opportunità, rivolta ai comuni, proposta dal Governo Meloni nella Finanziaria del 29 dicembre 2022. Dai dati riscontrati dai tecnici delle Agenzia delle Entrate – Riscossione è emerso che il Comune di Perugia presenta dei carichi iscritti a ruolo nel periodo oggetto di stralcio, soggetti all’annullamento, per un ammontare complessivo di 10 milioni. "L’ente - si legge nella nota ufficiale - al fine di agevolare i contribuenti gravati da debiti di modesta entità risalenti nel tempo, nonché di consentire l’eliminazione di partite la cui riscossione appare piuttosto difficile e onerosa, intendere dare applicazione integrale alla suddetta misura relativamente ai propri carichi affidati agli agenti della riscossione". 

L’assessore Bertinelli ha spiegato che "il fatto che una legge nazionale preveda questa facoltà è la conferma che si tratta di un problema, quello dei residui attivi, che riguarda tutti gli enti, statali e comunali per una somma che si attesta sui mille miliardi. La proposta di cancellazione riguarda, innanzitutto, debiti di piccoli importi (sotto i mille euro) e comunque debiti anziani (dai 23 agli 8 anni minimo) per i quali tutte le procedure per recuperarli sono state esperite dagli uffici comunali, ma senza esito positivo. Si tratta quindi di cifre irrisorie che non incidono sul bilancio dell’Ente. Dunque ripulire il bilancio da crediti che esistono, ma non sono esigibili né recuperabili è apparsa una buona scelta".

Dalla maggiornanza arriva un appoggio netto allo stralcio. Secondo il capogruppo di FdI Michele Nannarone emerge con chiarezza che la cancellazione è atto dovuto in quanto si tratta di partite che, essendo trascorsi tanti anni dalla loro insorgenza, sono diventate difficilmente se non assolutamente irrecuperabili come stabilisce la normativa. "Il presunto credito vantato, per l’effetto, diventa solo un costo per l’Amministrazione essendo ormai state esperite tutte le azioni per il recupero senza esito positivo": ha chiuso il discorso il capogruppo di Fratelli d'Italia. 

Per la consigliera di Progetto Perugia Cristiana Casaioli ha espresso un plauso per questa operazione perché è coraggiosa e determina vantaggi alla città di Perugia ed al suo bilancio. "Si tratta infatti di crediti che risalgono al periodo 2000-2015 e che è diventato impossibile riscuotere pur avendo gli uffici fatto di tutto per ottenere un risultato positivo. Sono debiti, dunque, che costano all’Amministrazione e che in larga parte, sono solo sulla carta essendo riferiti a persone decedute o a ditte fallite. E’ vero, sostiene Casaioli, che tutti devono fare la propria parte ottemperando al pagamento delle tasse, ma nel caso di specie si tratta di crediti impossibili da recuperare con conseguente annullamento doveroso".

Fortemente contrari sia il Pd e che il Movimento 5 Stelle. La consigliera PD Erika Borghesi ha evidenziato che la normativa consentiva ai Comuni tre possibilità: non aderire all’annullamento, aderire parzialmente o aderire totalmente. Il Comune di Perugia ha scelto quest’ultima strada rinunciando ad un ammontare che è di oltre 10 milioni di euro. "La proposta non è condivisibile sotto due profili: il primo è morale. Di 10 milioni di crediti oltre il 60% riguardano sanzioni per violazioni al codice della strada per ottemperare le quali sono previste dalla normativa tutte le facilitazioni del caso. Ebbene mettere oggi sullo stesso piano chi paga e chi, furbescamente, non lo fa è sbagliato, perché pagare tasse e sanzioni è un dovere morale". 

Per la consigliera Francesca Tizi (M5S): "il Consiglio comunale va ad approvare oggi l’annullamento automatico delle cartelle esattoriali per crediti maturati dal comune di Perugia per oltre 10 milioni di euro. Si tratta non soltanto di mancati tributi versati, ma soprattutto di mancato pagamento di sanzioni per violazioni al cds: ebbene oggi l’Amministrazione senza alcuna distinzione decide di cancellature tutte queste voci, pur se diverse tra loro. Pur comprendendo la difficoltà di recuperare somme così datate,  almeno una parte di esse sarebbero state introitate dall’ente con benefici non indifferenti per le casse del Comune". Tizi ha ribadito come per il M5S quella in esame sia una misura assolutamente iniqua, così come iniqua è la legge nazionale di bilancio da cui promana, visto che tutela gli evasori e penalizza famiglie ed imprese in difficoltà.

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