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Ospedale di Perugia, potenziata l'Unità Spinale: il nuovo modello organizzativo

Accordo tra il Santa Maria della Misericordia e la Federazione di Associazioni italiane per le persone con lesione al midollo spinale

Il Santa Maria della Misericordia annuncia "un nuovo modello organizzativo per l’Unità Spinale Unipolare", la struttura dell'ospedale di Perugia "deputata ad accogliere e trattare pazienti con diagnosi di lesione midollare postraumatica e non traumatica, grazie ad un accordo siglato con la Faip nazionale". 

Il progetto, scrive l'ospedale di Perugia, "prevede importanti innovazioni organizzative, tenendo conto del particolare percorso di cura dei pazienti presi in carico dall’Unità Spinale che necessitano di un approccio multispecialistico e multiprofessionale in un’ottica di integrazione, per rispondere maggiormente ai bisogni di cura".

Il modello, prosegue la nota, "è stato adottato in via sperimentale con la collaborazione della Federazione delle Associazioni italiane per le persone con lesione al midollo spinale (Faip) e ha come finalità il potenziamento della Struttura, l’incremento di organico, la formazione e la ricerca".

E ancora: "Al nucleo centrale degli attuali quattro medici in organico - evidenzia l'azienda ospedaliera - , si integreranno  un urologo e un neurologo dalle rispettive strutture di appartenenza che faranno parte dell’équipe multidisciplinare dell’Unità Spinale (composta da medici, infermieri, oss, fisioterapisti, psicologo e assistente sociale) e un fisiatra per la presa in carico dei pazienti ricoverati e ambulatoriali". L’obiettivo" è quello di sviluppare e applicare competenze professionali per dare risposte omogenee, in un approccio multiprofessionale, alla complessità della domanda di salute dei pazienti. Un’altra novità riguarda l’accesso fisso dello specialista pneumologo, l’implementazione di ambulatori specialistici e l’integrazione dell’Unità Spinale nella rete formativa con l’inserimento di medici specializzandi in Neurologia e Urologia che potranno così acquisire competenze teoriche e pratiche sul paziente con lesione midollare". 

Il nuovo modello organizzativo, "oltre alla copertura dei turni" prevede "la presenza di multidisciplinarietà nelle attività come mini-equipe, riunioni di team, incontri informativi con i pazienti e familiari, per garantire una condivisione delle competenze professionali utili per migliorare l’intero lavoro in squadra".

“Il nostro obiettivo – ha spiegato il Direttore generale De Filippis - è di investire nell’Unità Spinale con il mantenimento e il consolidamento dei posti letto (13 in totale) e con un nuovo approccio organizzativo sperimentale che prevede l’integrazione di un neurologo, di un urologo, di uno pneumologo e di un fisiatra all’equipe della Struttura, oltre all’apporto fondamentale delle Associazioni di pazienti, elemento cardine del progetto grazie alla partnership con la Faip. Aumenteremo le attività di ricerca e di formazione e monitoreremo l’andamento del nuovo modello con dei precisi indicatori condivisi da Faip”.

“L’Azienda Ospedaliera di Perugia, la Federazione delle Associazioni italiane per le persone con lesione del midollo spinale e la Regione Umbria, unite per dare corso a questo nuovo progetto – ha sottolineato Vincenzo Falabella, presidente Faip – Questo accordo è un punto di partenza per rilanciare l'Unità Spinale Unipolare sempre più rispondente ai bisogni delle persone con lesione del midollo spinale”.

La Presidente dell’Osservatorio regionale, Paola Fioroni, ha ringraziato gli operatori sanitari “che si spendono con umanità e grande senso di responsabilità nei confronti dei pazienti con lesione midollare. Le Unità Spinali – ha detto – stanno vivendo un momento particolare ed è una situazione a cui si deve prestare particolare attenzione. È importante costituire una rete regionale dove l’Unità Spinale Unipolare sia punto di riferimento insieme alla territorialità per la presa in carico dei pazienti. La nostra sfida è garantire sempre più un progetto globale ed integrato che garantisca i diritti delle persone con disabilità”.

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