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INVIATO CITTADINO Mercato Coperto, la folle sfida sul tetto trasparente

Degli scriteriati, per irresponsabile sfida, ci salgono sopra per raggiungere il terrazzo. Un avanti-indietro che semina preoccupazione

Tetto trasparente del Mercato Coperto. Degli scriteriati, per irresponsabile sfida, ci salgono sopra per raggiungere il terrazzo. Un avanti-indietro che semina preoccupazione.

La questione dell’accesso al belvedere è stata sollevata dall’Inviato Cittadino su queste colonne. Ci si chiedeva come stessero le cose in relazione al raggiungimento del terrazzo durante la chiusura dei negozi. 

Mercato Coperto. Le criticità. Raccogliamo le segnalazioni dei lettori che proponiamo come semplici rilievi sui quali fare luce

A seguire proponemmo un’ipotesi, inviata da un lettore che ci chiese l’anonimato, circa la possibilità di realizzare un ponte leggero e trasparente che bypassasse la copertura consentendo di raggiungere il terrazzo. 

Accesso al terrazzo del Mercato Coperto. Come ti libero dalla schiavitù delle chiusure. L'idea progettuale di un lettore... che la sa lunga

L’idea è piaciuta ad alcuni, dispiaciuta ad altri. Come sempre accade.

Fatto sta che si è aperto un dibattito anche via social.

Attraverso uno di questi interventi, veniamo a conoscenza di una circostanza, pericolosa ed esecrabile: alcuni ragazzini, animati da sconsiderata e autolesionistica sfida (contro chi?), avrebbero percorso quella copertura raggiungendo il terrazzo. Naturalmente, il tragitto sarebbe poi stato eseguito in senso contrario per riguadagnare la zona Logge dei Lanari. Il fatto viene dato per accaduto nel pomeriggio di lunedì scorso.

La cosa è di rilevante gravità. Infatti la copertura non è stata realizzata per sopportare pesi, ma solo per reggere se stessa. Non è un lucernaio praticabile: dunque il tetto non è garantito contro il rischio sfondamento. C’è chi dice che quella struttura dovrebbe essere calpestabile. Ma perché? O perfino pretende che sia protetta. Nel senso che dovrebbe rendersi impossibile accedervi. Lo si fece, ai primi del Novecento, con alcuni tratti del Muraglione. Ma chi voleva farlo riuscì ugualmente a suicidarsi.

Ci chiediamo quali sarebbero state le reazioni della pubblica opinione se fosse capitata una disgrazia. Era il caso di prendersela coi progettisti o con quanti, la rogna, se la vanno a cercare? La risposta è scontata. Resta solo da esecrare l’ottusa e pervicace incoscienza di chi, pensando di compiere bravate, mette a rischio ciò che di più prezioso esiste a questo mondo. In “questo” mondo.

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