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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Città di Castello

Mattarelli e grembiuli davanti all'altare: Don Giorgio benedice i 'casalinghi'

In tanti nella piccola chiesa di Astucci hanno raccolto l’appello di Don Giorgio Mariotti

Si sono presentati anche alcuni uomini, con mattarelli, grembiuli, chiavi e altri utensili necessari per la cura quotidiana della casa, per partecipare alla messa in onore di Santa Marta di Betania, protettrice di casalinghe, cuochi, albergatori, osti e domestiche, con relativa benedizione impartita da Don Giorgio Mariotti, parroco di Astucci, Celle e Piosina, che nei giorni scorsi aveva lanciato un accorato appello proprio a loro, i “casalinghi”, a partecipare accanto alle donne.

“I tempi sono cambiati ed anche la chiesa si adegua ai nuovi costumi e tendenze. Sempre più uomini ogni giorno preparano il pranzo, fanno le pulizie di casa, stirano e rammendano abiti e abbigliamento vario, fanno quello in sostanza che in passato era quasi totale appannaggio delle donne. Per questo oggi anche a loro, e sarà così per il futuro dedicheremo la ricorrenza di Santa Marta, protettrice di coloro che hanno cura della propria casa”, ha dichiarato il vulcanico sacerdote Don Giorgio Mariotti, ideatore di questa inedita iniziativa ora estesa anche alla parte maschile della collettività.

La piccola chiesa di San Bartolomeo ad Astucci, sulle colline altotiberine al confine con la Toscana ha accolto dunque i fedeli dell’uno e dell’altro sesso desiderosi di ricevere l’acqua santa anche su mattarelli e grembiuli, strumenti di lavoro quotidiano fra le mura domestiche.

Don Giorgio Mariotti (diventato prete a 59 anni, dopo aver chiuso un’attività commerciale) dopo aver concelebrato la funzione religiosa assieme a padre Antonio Pacini ed aver letto la preghiera della casalinga, ha invitato anche gli uomini a portare in offerta gli strumenti di lavoro quotidiano. E’ il caso di Giovanni Cagnacci, aretino di origine, residente da tempo a Città di Castello, in posa davanti all’altare con il mattarello in mano. Lui, pensionato, ha partecipato di buon grado a questa benedizione collettiva non disdegnando di riconoscere che il lavoro fra le mura domestiche è ormai una questione da dividere equamente fra uomini e donne. La moglie Anna accanto a lui ha annuito con orgoglio: “i ravioli che cucina mio marito sono deliziosi meglio di quelli che faccio io”.

E così altri ancora tutti in fila davanti all’altare insieme alle “colleghe” casalinghe al cospetto della propria protettrice Santa Marta. È difficile fare una stima precisa, ma da statistiche degli ultimi anni gli uomini casalinghi sono circa 40 mila, ma potrebbero essere molti di più. E c’è anche una associazione a loro dedicata, AsUC, Associazione Uomini Casalinghi, nata per offrire agli uomini una doppia opportunità. La cerimonia religiosa è inserita nel programma della Festa, “Alla bona”, organizzata dalla Pro-loco da oggi fino ad oggi con tante iniziative anche di solidarietà: grazie ad una lotteria fra fedeli e visitatori una famiglia ha potuto disporre di una somma da destinare alle cure di un giovane del luogo vittima di un grave incidente stradale.

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