rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità

INVIATO CITTADINO Il 4° centenario dalla morte del Perugino in un manoscritto inedito di Umberto Calzoni

Nella lettura della discendente Maria Lauretta Burini Calzoni

Diamo dunque la parola al testo, accuratamente trascritto da Lauretta.

Una doverosa premessa dell’avvocato-archeologo, direttore per 33 anni (1925-1958) del MANU

“Le onoranze solenni con cui Perugia si appresta a celebrare il 4° centenario della morte di Pietro Vannucci, ci hanno fatto tornare col pensiero a venti anni addietro, quando, come tutti sanno, le onoranze erano già decretate da un pezzo e già esisteva quel Comitato che dalla sua nascita ha veduto rinnovarsi, per morte naturale, più di un terzo dei suoi componenti”.

L’Associazione Artistica Perugina e le grandi personalità che la componevano

“Esisteva allora in Perugia quella Associazione Artistica Perugina che sedeva, diremo così, in permanenza nel negozio del libraio Terese al Corso. Ne facevano parte il Rossi-Scotti, il Guardabassi, il Bellucci, l’Ansidei, il Ruini, il Gallenga e molti altri”.

L’idea di svolgere un’indagine in Fontignano

“Appunto, in uno di quei conversari al negozio Terese, fu ventilata l’idea di tentare nuove ricerche intorno ai resti mortali di Perugino”.

Coloro che ne furono incaricati

“Si stabilì che il Rossi-Scotti, il Guardabassi con lo stesso Terese e il Camillo Morettini si sarebbero recati in Fontignano, per raccogliere tradizioni Vannucciane, se ne sopravvivessero ancora, e per udire le informazioni che il Reverendo don Carlo Rossini, parroco di quel paese, aveva espresso il desiderio di porgere a coloro che si fossero occupati di queste ricerche”.

Scoprirono una sopravvivenza di interessi e memorie

“Quei signori poterono constatare la pertinacia della tradizione esistente vivissima nel popolo, che le ossa del Perugino giacessero davanti la chiesetta dell’Annunziata e ne riferirono in seno alla Associazione Artistica, la quale nominò una Commissione, con l’incarico di assistere e coordinare nella ricerca il parroco Rossini e il Romeo Gallenga-Stuart”.

La richiesta del sindaco di Perugia

“[Il Comitato fu] investito dal Sindaco di Perugia di rimescolare il terreno sotto il pavimento della Chiesa e di venire alle opportune depennazioni, e con l’obbligo di riferirne entro 8 giorni”.

La relazione, interessante e poco attenzionata

“La relazione del lavoro compiuto dalla suddetta Commissione fu pubblicata nel maggio 1902, ma non certo da tutti letta e dai più oggi dimenticata”.

Le interessanti conclusioni

“Non è perciò inutile, rievocandosi la grande figura del maestro di Raffaello, riassumere qui le osservazioni compiute e le conclusioni che allora furono tratte sull’argomento".

La pestilenza

“Negli anni 1523 – 1524 una terribile pestilenza funestò Perugia e il contado, onde, ravvisandosi necessario prendere misure di rigorosa precauzione, si proibì che si ospitassero gli infermi e si vietarono anche i funerali dei morti”. [fine prima parte]

Foto - Umberto Calzoni e Pietro Perugino

(Foto Sandro Allegrini)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

INVIATO CITTADINO Il 4° centenario dalla morte del Perugino in un manoscritto inedito di Umberto Calzoni

PerugiaToday è in caricamento