INVIATO CITTADINO Festa di S. Antonio abate. Cronaca di un successo annunciato
Presenze eccezionali, trasversali agli interessi e alle età
È ormai considerata la Kermesse cittadina di maggior appeal. Grazie a un impegno elevato e costante che coinvolge Francesco Pinelli e i suoi per tutto il corso dell’anno.
Dicono: “Non bastavano gli occhi per vedere e ammirare la quantità di microeventi, attivi in ogni punto del Borgo: dal corso alle stradine laterali, dalla chiesa agli oratori".
Una festa tutta nel segno di S. Antonio abate e del suo fido porcello.
Il clou è la benedizione degli animali da compagnia: cani e gatti in specie. Un tempo si portavano a benedire gli animali da lavoro. Oggi si vedono polli e capretti, cavalli e tacchini… in rappresentanza della ‘vecchia fattoria’. Si ammirano, si possono anche acquistare. Ma non entrano tutti nel cortile della chiesa del Santo. E sono perciò disseminati tra la piazza del Porcellino e i vicoli.
Chiesa stipata anche per la celebrazione liturgica del vescovo Maffeis.
Rituale la processione e il concerto della Banda di Pila.
Ma anche la street band La Banda degli Onesti (titolo alla Totò) e gruppi musicali per tutti i gusti. Musica che fa da colonna sonora a quegli scatenati di Happy Feet in grado di sbalordire con boogie-woogie e rock and roll.
E poi street food per tutti i gusti, con dolce e salato a volontà.
Distribuzione anche del “dolcepane” benedetto, che è buono e giova alla salute.
Gli animali, specie i cani, pronti a esibirsi in materia di agilità. Dunque, grande attrazione per i numerosi cinofili.
Una pennellata d’arte allo spazio espositivo Sansalù di Sandra Salucci che propone la mostra di Ivo Antipodo, molto apprezzata e visitata.
Ma è anche la festa dei bambini. Che giocano in chiesa e fanno giretti sul pony, con casco regolamentare e accompagnamento di adulti.
Se non fosse uno slogan proprietario, verrebbe da dire: Festa al Borgo, di tutto… di più.
(Foto - per amichevole concessione di Assunta Tana)