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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Giornata mondiale del Rene, oltre 50mila umbri affetti da patologie renali, 750 in dialisi e un per un trapianto bisogna aspettare anni...

L’insufficienza renale appare infatti in diffuso aumento e costituisce un potente fattore di rischio per eventi cardiovascolari maggiori e mortalità.

Oggi, 10 marzo si celebra la Giornata Mondiale del rene. Scopo dichiarato, promuovere una più diffusa consapevolezza in ordine a tale patologia, di cui si parla poco, in quanto asintomatica, fino a quando la riduzione della funzione renale non è in fase avanzata. Unica ragione per cui, frequentemente,  la malattia viene diagnostica troppo tardi. L’insufficienza renale appare infatti in diffuso aumento e costituisce un potente fattore di rischio per eventi cardiovascolari maggiori e mortalità.

L’impegno mirato alla prevenzione primaria e secondaria, alla diagnosi precoce ed al trattamento rappresenta pertanto una fondamentale misura d’intervento. I dati emersi da una recente indagine inducono infatti a ritenere che il 10% della popolazione mondiale potrebbe essere affetta da malattia renale cronica e nove malati su dieci sembrano ignorare la propria condizione.

Sono oltre 50.000 le persone in Umbria affette da malattia renale. Il progressivo e inesorabile invecchiamento della popolazione, l’Umbria è una delle regioni più longeve, come l’alto tasso di diabetici, il 5% su scala regionale, patologia spesso responsabile dell’esaurimento funzionale del rene, induce a ritenere fondamentale un consapevole percorso di prevenzione che scongiuri o ritardi il ricorso alla dialisi. I pazienti in trattamento dialitico in Umbria sono circa 750 di cui l’89% in ambito prevalentemente ospedaliero. Una condizione che incide profondamente sulla qualità della vita e che grava con elevati costi sul servizio sanitario.

Il trapianto di rene da donatore vivente o da donatore cadavere è una alternativa alla terapia dialitica, confrontabile per sopravvivenza e superiore per qualità di vita. Ma per un trapianto di rene da cadavere i tempi di attesa medi sono di 3,5 anni. In Italia nell’anno 2021 sono stati effettuati 2051 trapianti di rene a fronte di circa 9000 persone in lista di attesa. Favorire una corretta e quanto più efficace alfabetizzazione sanitaria significa acquisire consapevolezza dei fattori di rischio, come diabete mellito, ipertensione arteriosa, livelli elevati di colesterolo, stili di vita scorretti, quali sono sedentarietà, obesità, fumo.

Nella locandina che illustra l’iniziativa si ricorda come un semplice esame di sangue e urine sia sufficiente per delineare una diagnosi precoce. Informazioni più esaurienti sono disponibili nei siti: Home - Fondazione Italiana del Rene e Home | SIN | Società Italiana Nefrologia (sinitaly.org). E’ anche possibile inviare domande specifiche all’indirizzo: contatti@fondazioneitalianadel rene.org, risponderà uno specialista nefrologo.

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