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Didattica a distanza, le scuole si organizzano: videolezioni da 40 minuti e pausa di 20 tra una materia e l'altra

I docenti possono optare tra recarsi a scuola e fare lezione da lì o rimanere a lavorare da casa. Per i ragazzi con bisogni educativi scelte concordare

Dal 3 al 14 novembre 2020 le attività delle scuole secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie (medie e superiori) viaggiano online con la didattica a distanza, mentre i laboratori e gli alunni con bisogni educativi speciali potranno usufruire della didattica in presenza, ma tale ipotesi è prevista solo come facoltà e non obbligo per le scuole.

Per quanto riguarda i ragazzi con bisogni educativi speciali, quini, le scuole sono chiamate a verificare con le famiglie la scelta sulle modalità di svolgimento delle attività didattiche.

I docenti, a loro volta, potranno scegliere se svolgere le lezioni e le attività in Didattica digitale integrata (cioè in aula, ma senza alunni, collegati da casa) oppure dal proprio domicilio con la connessione all’aula virtuale. Il primo caso è previsto nel caso in cui il docente non potesse garantire da casa un efficiente collegamento telematico con gli studenti.

Per tutelare la salute di studenti e docenti, l’ora di videolezione si riduce “a 40 minuti di durata, comprensivi delle procedure per il collegamento on line dei partecipanti, seguiti, obbligatoriamente, da almeno 20 minuti di pausa, per cui, nel corso di una giornata di lezioni, non sarà possibile superare 160 minuti (in caso di orario di 4 ore curricolari) o 200 minuti (in caso di orario di 5 ore curricolari) dedicati alle attività e videolezioni a distanza”.

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