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Non solo gli orti, l'Umbria riapre anche al taglio del bosco per ricavare legna da ardere

La Regione consente gli spostamenti per l'attività destinata all'autoconsumo familiare, ma solo a certe condizioni: ecco quali

Non solo coltivazione di orti e giardini privati, la Regione Umbria 'allenta' le maglie delle limitazioni anti-contagio imposte dal governo durante l'emergenza coronavirus e consente ora gli spostamenti - a certe condizioni - anche per il taglio della legna da ardere necessaria al proprio nucleo familiare.

Coronavirus, orti e giardini privati: la coltivazione è consentita

Diverse le motivazioni che hanno spinto Donatella Tesei a emanare l'ordinanza n. 20 del 22 aprile 2020, dopo aver considerato che "oltre alle attività agricole - si legge nel testo firmato dalla 'governatrice' - anche il taglio del bosco è in molti casi svolto a livello amatoriale con destinazione dei prodotti, ricavati dalle attività, all'autoconsumo familiare". Inoltre è stato considerato che  "soprattutto in questo periodo dell'anno, lo spostamento dalla propria abitazione per lo svolgimento delle attività forestali può essere giustificato facendolo rientrare nelle situazioni di necessità di assoluta urgenza, in quanto il mancato svolgimento in questoperiodo dell'anno di alcune pratiche forestali indifferibili può compromettere la produzione, oltre a poter determinare ricadute negative di carattere generale in temini di rischio idrogeologico e rischio di incendi boschivi, entrambi fortemente correlati alla corretta gestione dei terreni forestali".

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Ecco dunque che "nel territorio regionale lo spostamento all'interno del proprio comune o verso comunelimitrofo per lo svolgimento in forma amatoriale del taglio del bosco per ricavare legna da ardere per il proprio nucleo familiare è consentito esclusivamente nel pieno rispetto del Dcpm 10 aprile 2020 e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19 e comunque alle seguenti condizioni: a) per non più di una volta al giorno; b) da massimo due componenti del nucleo familiare; c) il completamento degli interventi nei boschi posti ad una quota compresa tra cinquecento e mille metri di altitudine è consentito fino al 29 aprile 2020. Le predette misure sono efficaci fino al 3 maggio 2020, salvo proproga".

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