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Il cardinale Gualtiero Bassetti scrive ai fedeli: "Mi mancate tutti. Nel tempo del Coronavirus riscopriamo la preghiera"

Il presule dà appuntamento per la celebrazione eucaristica di domenica alle ore 10 da seguire su Umbria Radio o sui social diocesani

Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve scrive ai fedeli una lettera intitolata “Nel tempo del Coronavirus”.

"Cari fratelli e sorelle, cari amici, ora che anch’io, come voi, sono quasi del tutto rinchiuso in casa, per fare la mia parte e contribuire alla lotta dell’Italia intera contro questo devastante ‘virus’, vi sento ancora più vicini: la memoria del cuore corre veloce a raggiungere case, villaggi e parrocchie".

Il cardinale Bassetti dà idealmente appuntamento a tutti i fedeli la domenica mattina, alle ore 10, nella cappella dell’episcopio perugino, dove celebrerà la santa messa trasmessa in diretta da Umbria Radio In Blu (frequenze 92.0 - 97.2) e dai social dei media diocesani.

"Mi mancate tanto, sacerdoti, consacrati, famiglie, giovani, ragazzi. Mi mancate tanto – scrive il cardinale – Almeno, fino a qualche giorno fa, anche se spesso ero pellegrino per l’Italia e per il mondo, il sabato e la domenica avevo la possibilità di incontrarvi nelle vostre parrocchie. Ora sono privato anche di questo conforto. Grazie a Dio, c’è però più tempo per pregare".

Il presule ha anche un pensiero alla Madonna delle Grazie, l’affresco miracoloso che si trova all’interno della cattedrale di San Lorenzo: "Al termine di ogni giornata, prima della compieta – prosegue il presule – mi reco per l’ultima visita in cappella e, mentre faccio scorrere la corona del rosario, chiedo a Maria: ‘Madre nostra, presenta tu a Gesù le mie preghiere per tutte le necessità spirituali e materiali della mia gente: gli anziani, i malati, le persone sole. Provvedi a tutte le nostre famiglie, suscita nei giovani la generosità e il desiderio di far dono di sé per ridare dignità ad ogni creatura e particolarmente a tanti loro coetanei…’. Mi raccomando, cari fratelli, non stancatevi di pregare e, se potete, arricchitevi di opere buone. La preghiera è l’arma più potente e l’atto di carità più grande nei confronti di tutti".

Il cardinale conclude la sua lettera offrendo una preghiera del vescovo “santo” Tonino Bello, "con il quale, per molti anni – scrive Bassetti – ho condiviso la “passione” di formatore in Seminario".

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