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I ceramisti di Deruta gridano il loro "No!" alla violenza sulle donne e lo fanno attraverso la loro arte

Una scia di scarpette rosse in ceramica accompagna i visitatori fino al palazzo comunale della città, dove anche il monumento alla patrona Santa Caterina d'Alessandria oggi è illuminato di rosso

Nella Giornata Nazionale contro la violenza sulle Donne una scia di scarpette rosse realizzate in ceramica, la materia prima dell'arte derutese, accompagnerà i visitatori fino all'atrio del comune di Deruta. Si tratta di una mostra che vuole essere un grido poetico lanciato dall'Italia operosa: da anni l'AiCC, Associazione Italiana Città della Ceramica, di cui Deruta fa parte, dice infatti il suo NO alla violenza sulle donne come "imperativo categorico". Lo fa con il grido delle maestranze migliori di un'Italia civile, solidale, aperta, che sceglie l'arte e la creatività per testimoniare sdegno e impegno su uno dei drammi più aberranti che colpiscono l'umanità.

“Abbiamo voluto riproporre le bellissime opere – ha detto Michele Toniaccini Sindaco di Deruta - degli artisti ceramisti derutesi in questo che è un anno particolare dove la pandemia ha portato ad un'accelerazione della violenza sulle donne durante il primo lock down. Il rosso di queste istallazioni e le candele accese sono in ricordo delle donne che hanno perso la vita”.

Aderendo alla proposta della Commissione pari opportunità dell’Umbria, e in onore del santo Patrono, l’assessorato alle pari opportunità del comune di Deruta ha deciso di illuminare di rosso il monumento di Santa Caterina D’Alessandria in ceramica (patrona dei ceramisti di Deruta) all’ingresso del centro storico, di cui proprio il 25 Novembre ricorre la memoria liturgica.

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