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Domenica, 28 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Il cedro del Libano alla Pesa richiede un pronto intervento ‘sanitario’

La ringhiera lo ferisce incidendone il ramo. Bene le opere provvisionali di sostegno, ma è tempo di iniziare la terapia

Il cedro del Libano alla Pesa richiede un pronto intervento ‘sanitario’. La ringhiera lo ferisce incidendone il ramo. Bene le opere provvisionali di sostegno, ma è tempo di iniziare la terapia.

Lo abbiamo già segnalato come emergenza. A doverosa tutela di un albero monumentale, censito anche a livello nazionale. 

INVIATO CITTADINO Aiuto: il cedro del Libano di via Brunamonti sta collassando

Tanto che è venuto un esperto di rango statale a verificare la gravità della situazione e a decidere per il da farsi. 

FOTO - Il cedro del Libano alla Pesa chiede richiede pronto intervento sanitario


(foto Sandro Allegrini)

Intanto, le due torri di tubi svolgono la funzione di sostegno, ma si tratta di un’opera provvisoria e da eliminare al più presto. Non solo in previsione della riapertura della scuola primaria Ciabatti dall’anno scolastico 2023-24, ma da subito.

Infatti, il nastro da cantiere che delimitava la zona è stato strappato. E si vedono già i bambini del quartiere inerpicarsi su quei tubi. Coi prevedibili rischi.

Ci siamo arrampicati anche noi (qualche decennio fa, avevamo i calzoni corti!) sul cedro che offriva un invito accessibilissimo. Prima che venisse realizzata l’aiuola di riguardo, manutenuta da Marisa Rosi e delimitata dalla ringhiera realizzata da Franco Rossi.

Ora (come risulta dagli scatti in pagina) non solo è fortemente inclinato il ramo proteso verso via Brunamonti (quello sostenuto dalle due torri metalliche), ma preoccupa l’altro che gravita sul piazzale a valle della scuola, verso via del Geranio e via Enrico dal Pozzo.

Su questo versante, la ringhiera era stata realizzata con uno smanco arrotondato, in modo da assecondarne la forma. Senza però contatto fisico. Il supporto arrotondato è metallico, in lamiera di alto spessore. C’è chi dice che dovrebbe essere realizzato in legno.

La foto in pagina documenta la disgraziata circostanza che quel ferro è entrato per qualche centimetro nel corpo vivo della pianta. Facendone temere l’ammaloramento per effetto di germi e parassiti che potrebbero penetrare al suo interno contaminandola.

Che fare? Si parla di cerchiatura con metalli come il titanio (leggero, ma robusto) e di tiranti. Che però non possono essere collegati alla pianta medesima: altrimenti si sommerebbe problema a problema. I tiranti – si dice – dovranno essere collegati a un totem metallico piazzato in prossimità, senza gravare ulteriormente su una pianta di per sé compromessa. Dovrà trattarsi di una struttura progettata, e realizzata, ad hoc.

Dunque, non c’è tempo da perdere. Occorre agire tempestivamente per salvare il grande vecchio.

Poscritto toponomastico. E sarebbe anche ora di dare un nome ufficiale a questa piazza. Gli abitanti del rione hanno proposto il nome di Raffaele Rossi. Grande perugino. Grande uomo. Colui che, come il cedro, “voleva scalare il cielo”.

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