INVIATO CITTADINO Il cedro del Libano alla Pesa richiede un pronto intervento ‘sanitario’
La ringhiera lo ferisce incidendone il ramo. Bene le opere provvisionali di sostegno, ma è tempo di iniziare la terapia
Il cedro del Libano alla Pesa richiede un pronto intervento ‘sanitario’. La ringhiera lo ferisce incidendone il ramo. Bene le opere provvisionali di sostegno, ma è tempo di iniziare la terapia.
Lo abbiamo già segnalato come emergenza. A doverosa tutela di un albero monumentale, censito anche a livello nazionale.
INVIATO CITTADINO Aiuto: il cedro del Libano di via Brunamonti sta collassando
Tanto che è venuto un esperto di rango statale a verificare la gravità della situazione e a decidere per il da farsi.
(foto Sandro Allegrini)
Intanto, le due torri di tubi svolgono la funzione di sostegno, ma si tratta di un’opera provvisoria e da eliminare al più presto. Non solo in previsione della riapertura della scuola primaria Ciabatti dall’anno scolastico 2023-24, ma da subito.
Infatti, il nastro da cantiere che delimitava la zona è stato strappato. E si vedono già i bambini del quartiere inerpicarsi su quei tubi. Coi prevedibili rischi.
Ci siamo arrampicati anche noi (qualche decennio fa, avevamo i calzoni corti!) sul cedro che offriva un invito accessibilissimo. Prima che venisse realizzata l’aiuola di riguardo, manutenuta da Marisa Rosi e delimitata dalla ringhiera realizzata da Franco Rossi.
Ora (come risulta dagli scatti in pagina) non solo è fortemente inclinato il ramo proteso verso via Brunamonti (quello sostenuto dalle due torri metalliche), ma preoccupa l’altro che gravita sul piazzale a valle della scuola, verso via del Geranio e via Enrico dal Pozzo.
Su questo versante, la ringhiera era stata realizzata con uno smanco arrotondato, in modo da assecondarne la forma. Senza però contatto fisico. Il supporto arrotondato è metallico, in lamiera di alto spessore. C’è chi dice che dovrebbe essere realizzato in legno.
La foto in pagina documenta la disgraziata circostanza che quel ferro è entrato per qualche centimetro nel corpo vivo della pianta. Facendone temere l’ammaloramento per effetto di germi e parassiti che potrebbero penetrare al suo interno contaminandola.
Che fare? Si parla di cerchiatura con metalli come il titanio (leggero, ma robusto) e di tiranti. Che però non possono essere collegati alla pianta medesima: altrimenti si sommerebbe problema a problema. I tiranti – si dice – dovranno essere collegati a un totem metallico piazzato in prossimità, senza gravare ulteriormente su una pianta di per sé compromessa. Dovrà trattarsi di una struttura progettata, e realizzata, ad hoc.
Dunque, non c’è tempo da perdere. Occorre agire tempestivamente per salvare il grande vecchio.
Poscritto toponomastico. E sarebbe anche ora di dare un nome ufficiale a questa piazza. Gli abitanti del rione hanno proposto il nome di Raffaele Rossi. Grande perugino. Grande uomo. Colui che, come il cedro, “voleva scalare il cielo”.