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Alcol e droga, la lotta del vice-sindaco Tuteri con il progetto Strains-Ad: oltre 9mila giovani "informati", i dati

“Dalla conoscenza dei meccanismi si evince come siano false la distinzione tra droghe leggere e pesanti e la convinzione che la droga leggera non renda più facile passare a quella pesante"

Hanno partecipato in 300 all’incontro formativo e di riflessione nella sala dei Notari di palazzo dei Priori organizzato nell’ambito del progetto del Comune di Perugia Strains-Ad, in collaborazione con Prefettura, Usl Umbria 1, Ufficio Scolastico regionale e gli altri due Comuni della zona sociale 2, Corciano e Torgiano. Il progetto Strains-Ad ha come finalità la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso di sostanze e la sicurezza stradale.

“E’ stato un momento di confronto con quanti lavorano e interagiscono con i giovani, tra cui insegnanti e professionisti socio-sanitari, per condividere con loro strategie e azioni”, commenta il vicesindaco del Comune di Perugia con delega alle politiche giovanili, Gianluca Tuteri. Il vicesindaco, tra i relatori, ha approfondito il tema del circuito del piacere e delle droghe, spiegando come le sostanze d’abuso lo alterino. “Esse esercitano un impatto diretto sulle strutture neurali per cui determinano una dipendenza neurochimica, che non è un fatto psicologico o di abitudine”, ha detto. “Dalla conoscenza dei meccanismi – ha proseguito - si evince come siano false la distinzione tra droghe leggere e pesanti, l’affermazione ‘smetto quando voglio’ e la convinzione che la droga leggera non renda più facile passare a quella pesante”. “Quando la sostanza d’abuso diventa centrale per l’individuo, che finalizza la propria esistenza alla ricerca della stessa, ci si trova di fronte a una vera e propria forma di schiavitù che ci allontana dalle bellezze della vita”, ha sottolineato Tuteri.

Sono intervenuti anche la dirigente del Comune di Perugia Roberta Migliarini (Area Servizi alla persona), Roberta Alagna, psicologa, psicoterapeuta e responsabile del progetto Strains-Ad per la Usl Umbria 1, e Claudia Mazzeschi, docente dell’Università degli studi di Perugia, prima della lectio magistralis, molto apprezzata, di Matteo Lancini, psicologo, psicoterapeuta, docente universitario e presidente dell’associazione Minotauro.

E’ stata  implementata l’attività di prevenzione, intercettazione precoce e presa in carico in percorsi brevi e di riduzione del rischio di soggetti e famiglie dipendenti da alcol e droga. Sono stati organizzati stand informativi fuori dai locali della movida e in altri luoghi di aggregazione, 75 eventi nei locali notturni intercettando 9.276 giovani e 62 eventi nei luoghi di aggregazione coinvolgendo 1.854 giovani.

Si è puntato anche sul potenziamento di attività di sportello in collaborazione con i servizispecialistici dell’Usl Umbria1 (Sert e Goat). Gli operatori degli sportelli (psicologi ed educatori) hanno realizzato le seguenti attività: 244 colloqui con ragazzi in presenza per valutazione, sostegno psicologico e counseling e altri 15 in modalità online o telefonica, 16 colloqui con nuclei familiari o genitori di giovani, 19 incontri formativi-informativi sul tema alcol e guida (128 utenti), sei incontri di gruppo per giovani sui rischi legati all’uso di stupefacenti, 18 incontri presso le scuole guida su “alcol, sostanze e guida”, 9 “gruppi familiari” con il coinvolgimento di genitori. Da maggio 2023 sono stati attivati quattro centri di ascolto. Inoltre, percorsi formativi mirati, organizzati in collaborazione con Usl e Usr, hanno coinvolto docenti delle superiori, medici di
medicina generale, pediatri ed educatori.

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