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Regionali, il centrosinistra perde un altro pezzettino: l'Idv va con la sinistra

La decisione è stata confermata dai vertici del partito molto critici con l'operato della presidente Marini. Si rafforza così l'area del candidato presidente Michele Vecchietti di Umbria per un'altra Europa

L'Italia dei Valori ha confermato lo strappo con il centrosinistra e con la candidata presidente Catiuscia Marini. Il Movimento contribuirà con propri uomini alla nascita dello schieramento di sinistra guidato da Michele Vecchietti che sarà alternativo al centrosinistra formato da Pd, Ps. Umbria più Uguale e una probabile lista civica di centro. 

Impietoso lo sguardo di Brutti su un quinquennio che lo ha visto sempre nel suolo di “alleato scomodo”, insieme all'altro compagno di squadra Oliviero Dottorini (tutt'altra destinazione, la sua). “Il giudizio più severo - ha detto il consigliere regionale - riguarda la disoccupazione, raddoppiata negli anni del governo Marini. Ininfluente anche il contributo dei fondi europei, malgrado noi si versi un miliardo in più di quanto Bruxelles ci restituisce. Nessuna verifica sul funzionamento dei  contributi erogati e le rare verifiche effettuate lasciano sbalorditi: a fronte di 250 milioni di euro investiti nel settore manifatturiero in questi ultimi sette anni sono stati creati appena 45 posti di lavoro. Sono convinto – ha insistito Brutti – che sulla vertenza Terni la presidente Marini abbia remato per la svendita al gruppo Marcegaglia e che solo grazie alla fermezza del sindacato si sia finiti per ricomporre la vicenda. così sono da bocciare le politiche dei trasporti, l'incredibile assenza di investimenti per ripianare il dissesto idrogeologico, il ripiego sul Css per smaltire parte del 50 per cento di rifiuti inspiegabilmente non riciclati e ultimo, ma non ultimo, l'evidente contrazione di servizi sanitari grazie al quale si sbandierano bilanci regolari: se una lista d'attesa dura sei mesi è chiaro che le prestazioni si riducono insieme ai costi. Sono i cittadini a rimetterci”.

Michele Vecchietti, candidato presidente de L'Altra Europa-Umbria, ha ribadito quanto spazio esista ancora a sinistra, con l'opposizione del Pd relegata a un ruolo residuale e con le politiche del governo Renzi sempre più appiattite a garantire i cosiddetti poteri forti. Alla domanda se nella coalizione entrerà a far parte anche il movimento di “Possiamo”, versione italiana dell'iberico “Podemos”, Vecchietti lascia intendere che i punti di contatto sono numerosi e che “una confluenza di fatto esiste, anche se non scritta sulla carta. Di sicuro una nostra affermazione consentirebbe la riaggregazione di tutta una sinistra oggi molto dispersa”.

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