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Finanziaria, centrosinistra voto compatto: accordo su cassa integrazione

Dopo i litigi alla fine le "colombe" hanno trovato la soluzione giusta per ricucire tra la Presidente Marini e l'Idv e il Prc: accordo sul fondo cassa integrazione. Niente aumenti dell'Irpef

Le colombe hanno vinto sui falchi sulla futura programmazione economica, politica e in chiave anti-crisi dell'Umbria. Nel giorno in cui tutte le telecamere sono impegnate per l'ennesimo omicidio a Perugia e per la sentenza della Cassazione del caso Meredith, il centrosinistra ha approvato compatto il Documento di programmazione annuale: il famigerato Dap che tante polemiche aveva sollevato soprattutto a sinistra. Idv (in particolare Brutti) e il Prc avevano minacciato di non votare se non si potenziava il welfare e la cassa integrazione.

Volevano anche l'innalzamento delle tariffe di concessione per cementieri e acque minerali e nuove tasse per i redditi sopra i 70mila euro. Il Presidente Marini non avrebbe mai tollerato nuove tasse anche su imprese. Alla fine le colombe hanno trovato la soluzione giusta: superamento del Patto di stabilità per quanto concerne il pagamento dei debiti della PA nei confronti di imprese e fornitori; prosecuzione della cassa integrazione in deroga e intraprendere con le altre Regioni un'iniziativa nei confronti del governo per assicurare le risorse necessarie ad assicurare un reddito, oltre il 30 aprile 2013.

Le risorse in verità non ci sono completamente per la cassa integrazione e il fondo per la non auto-sufficienza ma ora la Regione ne metterà alcune per poi fare pressione sul Governo dopo che Monti aveva completamente azzerato gli stanziamenti. Persino Goracci (gruppo Misto) che aveva minacciato un voto contrario alla fine si è astenuto. C'è spazio anche per il Piano regionale dei rifiuti: dovrà poi essere oggetto di una apposita seduta del Consiglio regionale entro giugno 2013 dedicata alla verifica dello stato di attuazione e per definire le linee sulle quali aggiornare e modificare le disposizioni del Piano stesso, anche in relazione alla chiusura stessa del ciclo. Sul versante fiscale si propone di rimodulare l'applicazione delle addizionali Irpef per il 2014, partendo dal fatto che, come da normativa nazionale, si dovrà procedere ad una diversa applicazione delle stesse ispirata ad una reale equità e progressività del prelievo fiscale. 

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