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Monteluce celebra la propria storia dalle pagine dei grandi perugini... poi la Luminaria Magna

Monteluce celebra la propria storia dalle pagine dei grandi perugini. Aspettando la tradizionale Luminaria Magna. L’attrice Eleonora Mosconi legge tre autori della Vetusta che raccontano una Monteluce d’antan. Il primo è monteluciano doc: il giornalista e scrittore Carlo Vittorio Bianchi, il cui padre era chiamato “l sindco de Monteluce” per la cura con cui seguiva le vicende del quartiere. Nel suo “Ballata fra due guerre”, Carlo Vittorio riferisce il clima che regnava nella Festa dell’Assunta.

Un analogo spaccato storico antropologico offre Luigi (Gigio) Catanelli, perugino di Porta S. Angelo. Nel suo “Usi e costumi del territorio perugino agli inizi del ’900”, Catanelli racconta la temperie civile e sociale che caratterizzava il Ferragosto dei fischietti e del cocomero. Analogo progetto letterario è quello di Domenico Fettucciari, ricco di dettagli e di mozioni degli affetti.

A chiudere, la nota attrice ha dato lettura di una toccate favola di Oscar Wilde, fra il vivo apprezzamento dei presenti, principalmente iscritti all’Associazione Bosco Sacro. La sera, poco dopo le 21, è partita dalla cattedrale la Luminaria, molto partecipata, che ha seguito il consueto percorso via delle Volte-via Cesare Battisti-via Pinturicchio-via Brunamonti, fino alla chiesa monteluciana.

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