Perché non ballate? A Perugia torna Chiara Bersani. Sul palco del Morlacchi con "Sottobosco"
Prosegue la stagione 23/24 del Teatro Morlacchi di Perugia. Sabato 10 febbraio alle 18, nell'ambito della rassegna di danza del Tsu “Perché non ballate?”, torna la performer e autrice Chiara Bersani – già tra i protagonisti della passata stagione del Teatro Morlacchi con Seeking Unicorns – e porta in scena il suo nuovo lavoro Sottobosco. L'azione, la creazione e i testi sono di Chiara Bersani; azione e performer Elena Sgarbossa, la drammaturgia è di Chiara Bersani e Giulia Traversi, la produzione di Corpoceleste C.C.0.0#.
Un gruppo di bambini e bambine con disabilità si perde nel bosco. O forse sono stati abbandonate. Forse inseguivano un amore. Forse il bosco, un giorno, è semplicemente cresciuto attorno a loro. Cosa potrebbe accadere? Cosa ne sarà dei loro corpi? Cosa dei loro cuori? Delle carrozzine e delle stampelle? Cosa guarderanno i loro occhi? Che lingua parleranno? E chi li trova per caso o desiderio, come deve avvicinarli? Può farlo? Saprà chiedere permesso?
Sottobosco costruisce un ambiente in cui gruppi estemporanei di persone con disabilità si potranno incontrare e diventare comunità. Di questo ambiente, ad oggi, conosciamo solamente la stratificazione. Ci sarà un cielo sopra le nostre teste, inaccessibile e orizzontale, nel quale si muoveranno suoni e luci con la stessa inesorabile andatura dell’universo che si espande. Ci sarà un sottobosco che vivrà sotto quel cielo e sarà abitato dai performer, dal pubblico, da altri suoni e altre luci che vivranno tremanti come i corpi e le piante. Cosa ci sia tra il cielo e il sottobosco ancora non lo sappiamo. La dimensione sonora della performance rimanda al tracciato multiforme e multidimensionale che può percorrere un meridiano, dal polo nord al polo sud. L’evoluzione del suono durante l’opera ospita un movimento iperbolico che attraversa stati, spazi di luce e di oscurità, texture di materie differenti, pulite e nebbiose, vuote, large o strette. Micro suoni, mondi piccolissimi che abitano queste macroforme, dettagli che costruiscono un ambiente spaziale vivo e in ascolto, in continua trasformazione.
“No, non c’è alleanza tra i corpi ora. È calato il silenzio nelle ossa, le pieghe delle articolazioni creano grotte cave. Toccarti è sovversivo, fare l’amore è carbonaro e a chiunque mi chieda una parola di conforto io riservo lo sguardo più feroce. No, non c’è alleanza e non c’è conforto. Non posso essere culla accogliente perché mi avete resa selvatica. In biologia è classificata come “vulnerabile” quella specie, animale o vegetale, a rischio di estinzione. Questo tempo mi ha incoronata tale. Sono crollate quelle strutture le cui lunghe dita accarezzavano la mia testa sussurrandomi all’orecchio che ero ben accolta, ben accettata. No, non c’è alleanza, non c’è conforto, ma se ti arrendi mi posso prendere cura di te. Perché le ferite sono un fatto, le fratture sono un evento concreto e noi che non abbiamo nemmeno una priorità vaccinale non ti confortiamo, no, ma ti curiamo se serve. Tu però ti devi adagiare.” Chiara Bersani
Con la Rassegna “Perché non ballate?” il Teatro Morlacchi si fa palcoscenico privilegiato per le più significative esperienze della nuova danza. “Perché non ballate?” apre le porte ai nuovi linguaggi legati al movimento e alla danza. Artisti con un grande bagaglio di esperienze nazionali e internazionali guideranno il pubblico in un percorso fatto di scoperte e inedite possibilità. Il prossimo spettacolo in programma: Le sacre du printemps di Dewey Dell, giovedì 21 marzo.