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Alleanza tra imprenditori umbri e toscani per la Stazione Media Etruria dell'Alta Velocità. "E' la svolta per turismo, imprese e lavoro"

"Una stazione strategica per una macro-area con quasi un milione e mezzo di abitanti, con più di 200.000 imprese, con oltre 600.000 occupati, connotata da una forte propensione turistica che si concretizza in oltre 10 milioni di presenze annue". L'appello a fare presto rivolto ai vertici di Umbria e Toscana

Due Camere di Commercio, le associazioni economiche di categoria di quattro province (Arezzo, Perugia, Siena e Terni) e la piena sintonia di due Regioni (Umbria e Toscana) spingono per la definitiva approvazione e progettazione  della stazione sulla linea ferroviaria di Alta velocità/Alta capacità che unisce Milano a Salerno. Quella che ormai tutti hanno definito Media Etruria al confine tra la nostra e la regione toscana. Lo hanno ribadito con una nota congiunta al termine di un incontro dove si è ribadita la convinzione che possa essere un aiuto importante per cittadini e imprese di questa macro-area attualmente tagliata fuori dall'altavelocità o come a Perugia con un solo treno verso Milano a costi decisamente alti. 

"Una stazione strategica per una macro-area con quasi un milione e mezzo di abitanti, con più di 200.000 imprese, con oltre 600.000 occupati, connotata da una forte propensione turistica che si concretizza in oltre 10 milioni di presenze annue. Un bacino di utenza con caratteristiche simili a quelle che hanno permesso la realizzazione della stazione di “Reggio Emilia - Mediopadana AV” e che, con l’accesso all’Alta velocità/Alta capacità, vedrebbe crescere ulteriormente opportunità di investimenti e di lavoro, aumentando, ad esempio, con il miglioramento dei tempi di percorrenza dai principali aeroporti italiani, la già elevata propensione all’internazionalizzazione o l’attrattività turistica". 

La nuova stazione MedioEtruria, secondo le associazioni economiche, renderebbe più facilmente accessibili ai turisti i nostri tesori artistici, naturalistici e religiosi, e potrebbe avvicinare le imprese ai mercati di riferimento. Oltre che facilitare i lavoratoi pendolari senza essere costretti a trasferirsi e ancora facilitare la mobilità della comunità universitaria dal Nord un bacino ancora poco sfruttato dagli atenei umbri e toscani. 

"Per rendere realizzabile questo progetto e per garantirne la sua sostenibilità, soprattutto dal punto di vista economico-gestionale, è necessaria l’unità d’intenti di tutte le istituzioni che rappresentano i territori interessati, senza alcuna eccezione. Ad iniziare dai due governi regionali della Toscana e dell’Umbria, che le due Camere di Commercio hanno invitato a formalizzare in tempi brevi, attraverso un apposito atto, il loro comune interesse alla realizzazione di questa opera attivando un rapido percorso di confronto con Rfi anche per la successiva individuazione tecnica della localizzazione della stazione".

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