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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Dossier imprese e istituzioni, pagamenti per appalti e servizi: l'Umbria al nono posto in Italia, tutti i dati

Secondo lo Studio Pagamenti di CRIBIS, aggiornato al 30 giugno scorso, rispetto a fine 2019 i pagamenti oltre 30 giorni in Italia sono aumentati del 21,9%. Fra le regioni, colpite soprattutto Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Liguria

Con il 33,4% di imprese che pagano alla scadenza i propri fornitori, l’Umbria guadagna una posizione rispetto a marzo ed è al 9° posto della classifica italiana stilata dallo Studio Pagamenti di CRIBIS, aggiornato al 30 giugno 2021. A confronto con il trimestre precedente, aumentano i pagamenti puntuali (+0,6%) e diminuiscono quelli effettuati con ritardi superiori ai 30 giorni, che passano dal 14,9% al 14,6%, con una variazione del -2%. A livello regionale, Terni registra sia il maggior incremento di pagamenti puntuali (+3% vs +0,3% di Perugia), sia il decremento più elevato di pagamenti in grave ritardo (-2,6% vs -2%).

Nonostante questo, per quanto riguarda la classifica delle province in Umbria la migliore è Perugia (59°), che perde una posizione rispetto a marzo, mentre Terni è stabile al 63° posto. Secondo lo Studio Pagamenti di CRIBIS, aggiornato al 30 giugno scorso, rispetto a fine 2019 i pagamenti oltre 30 giorni in Italia sono aumentati del 21,9%. Fra le regioni, colpite soprattutto Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Liguria. L’incremento dei ritardi gravi rispetto alla fine del 2019 è particolarmente evidente soprattutto in Valle d’Aosta (+47,9%), Trentino-Alto Adige (+41,2%), Friuli-Venezia Giulia (+40,3%), Veneto (+37,3%) e Liguria (+36,7%), mentre a livello provinciale le più colpite sono Imperia (+76,6%), Belluno (+70,8%), Asti (+60%), Sondrio (+58,5%) e Trento (+54,3%).

“Nonostante i dati sui pagamenti in grave ritardo indichino un peggioramento rispetto alla situazione pre pandemia, un segnale positivo viene dalle imprese che pagano puntualmente i fornitori e che al 30 giugno scorso sono il 36,5%, un numero in aumento sia rispetto a fine 2020 (+2,2%) che in confronto con fine 2019 (+5,2%)”, dichiara Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS. Il ranking regionale della puntualità è guidato dalla Lombardia (45,7%), seguita da Emilia-Romagna (44,6%), Veneto (44%), Friuli – Venezia Giulia (43%) e Marche (42,6%), mentre in ultima posizione troviamo la Sicilia (19,8%), preceduta da Calabria (20,7%) e Campania (23,3%). Sicilia, Calabria e Campania (nell’ordine) detengono inoltre il primato negativo per quanto riguarda i pagamenti oltre i 30 giorni, rispettivamente con il 22,3, il 22,1 e il 20,1%.

Per quanto riguarda i settori, lo studio di CRIBIS indica quello dei Servizi finanziari come il più puntuale (47,9%), seguito da Costruzioni (43,4%) e Trasporti e distribuzione (41,9%), mentre Commercio al dettaglio (+26,3%), Manifattura (+22,1%), Servizi (+17,2%) e Commercio all’ingrosso (+14%) sono quelli dove si registra la variazione percentuale più elevata nei pagamenti oltre 30 giorni rispetto a fine 2019.

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