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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Sciopero, i corrieri ora si fermano. "Lavoriamo 12 ore al giorno, precari e non ci riconoscono i festivi"

E' saltato il tavolo delle trattative per il rinnovo dello stipendio per la categoria che è stata fondamentale sotto le chiusure per Covid. Lavoratori al limite e con quasi zero diritti

Ampia adesione in Umbria allo sciopero del settore spedizioni, merci e logistica previsto per la giornata di oggi dopo la rottura del tavolo nazionale per il rinnovo del contratto, scaduto da 15 mesi e che interessa circa 1,2 milioni di persone in Italia e almeno 10mila in Umbria.  Lo sciopero è stato accompagnato da un presidio, tenuto presso la sede della Sda di Corciano (Pg) al quale hanno preso parte molte lavoratrici e lavoratori per testimoniare la loro determinazione a conquistare un contratto giusto. “Nell’ultimo anno di pandemia non ci siamo fermati un attimo - hanno detto - lavorando anche 12-13 ore al giorno. Ma mentre le aziende si sono arricchite e hanno moltiplicato i profitti, a noi non viene riconosciuto un aumento dignitoso e nemmeno i diritti che ci spettano”. 

Tra le richieste alla base dello sciopero c’è anche quella di stabilizzare il numerosissimo personale precario che orbita nel settore: “Con questa grande dimostrazione di forza e compattezza - ha affermato Ivano Bruschi, della Filt Cgil Umbria - lavoratrici e lavoratori respingono le richieste irricevibili di parte datoriale, avanzate nella prima fase di trattativa. Tra queste la precarizzazione del mercato del lavoro, l’abolizione degli scatti di anzianità, la riduzione delle giornate di ferie e permessi retribuiti, l’abolizione del pagamento delle festività, l’impoverimento della clausola sociale messa a garanzia dell’occupazione e del reddito ed il rifiuto di adeguati riconoscimenti salariali". 

Al presidio organizzato dalla Filt Cgil dell’Umbria hanno preso parte anche il segretario generale della Cgil di Perugia, Filippo Ciavaglia, e quello della Cgil regionale dell’Umbria, Vincenzo Sgalla: “In questo anno tutti si sono resi conto di quanto il vostro lavoro sia essenziale - ha detto Sgalla, intervenendo al presidio - e allora a maggior ragione la vostra battaglia per avere diritti, e soprattutto rispetto, è sacrosanta e avrete sempre la Cgil al vostro fianco”. 

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