Oscar Coldiretti, una famiglia umbra premiata come "Custodi d'Italia": vivono a mille metri, sono pastori tra formaggi e ricotte
C'è una famiglia umbra, dedita ad una agricoltura "eroica" ed un allevamento e trasformazione di prodotti made in Umbria rimasti legati alle tradizioni, che è stata inserita nella categoria dei “Custodi d’Italia” che rientra nel concorso nazionale Oscar Green di Coldiretti Giovani Impresa, che venerdì scorso a Roma ha decretato i vincitori. Una famiglia e una impresa agricola con il nome ben stampato e una conduzione femminile: Anna. Grandi obiettivi: un'economia sostenibile, che tutela il territorio e garantisce un cibo di qualità e naturale. Tutto questo in un paese di 10 abitanti sul tetto dell'Umbria: stiamo parlando della frazione di Cascia, Villa San Silvestro, mille metri sul livello del mare, dove gli unici bambini sono quelli di Anna e Filippo, il resto degli abitanti sono tutti anziani. "Abbiamo deciso di essere pastori, ma anche casari, manutentori e guardiani di una tradizione contadina che ha radici lontane - racconta con soddisfazione Anna Runci, dopo essere giunta alla finale del premio -. Con la nostra azienda - spiega Anna - produciamo latte con cui realizziamo formaggi di montagna, freschi e stagionati, ma anche yogurt di pecora e stracchinati, ricotterrrr fresche e salate. Li lavoriamo nel nostro laboratorio, a due passi dall’antica chiesetta e dalle stalle. La trasformazione avviene con le antiche pratiche e i saperi tramandati da generazioni, mentre la mungitura ed altre lavorazioni hanno conosciuto quell’innovazione necessaria a garantire qualità ad un prodotto che è un’eccellenza della nostra agricoltura".
"Il ritorno alla terra dei giovani - ha ricordato Coldiretti - rappresenta oggi una scelta di vita e imprenditoriale sempre più ponderata che si fonda su competenza, professionalità e desiderio di accostarsi ad un mestiere tornato attrattivo. Se la formazione resta fondamentale per la creazione di figure specializzate, l’accesso alla terra e quello al credito - aggiunge Coldiretti - sono le maggiori criticità per i giovani che vogliono aprire un’azienda. Necessarie quindi - conclude Coldiretti Umbria - politiche che agevolino le loro scelte e il loro impegno, incentivando chi scommette in un comparto, che richiede ancora un forte ricambio generazionale".