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Lavoro e Giovani | Le imprese cercano tecnici e non li trovano. Ora si punta sugli Its. Fioroni: "Digitale e tecnologie: le competenze vincenti"

Obiettivo? Incrementare i tecnologi specializzati nel nostro Paese fino a 20000, in grado di colmare il mismatch tra domanda ed offerta di lavoro

Lo strano caso dell'Umbria sul mondo del lavoro: aziende vogliono assumere, mai come in questo periodo, ma nel 35 per cento dei casi non trovano personale qualificato. Allo stesso tempo giovani tra i 20-30 anni - non laureati - devono fare i conti su un'altissima percentuale di disoccupazione e molti sono costretti ad andare fuori. Serve dunque una specializzazione tecnica-professionale in più ai 5 anni di superiori. Una sorta di master tecnico per diplomati. In Umbria già da tempo si sperimenta con successo gli ITS, scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma che permettono di conseguire il titolo di tecnico superiore. Sono espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d'istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali.

Ora con il via libera da parte della Camera dei Deputati della legge 544 Gelmini-Aprea ed abbinate, sono stati definitivamente stabilizzati gli ITS e la Regione ha deciso di investire su quella che potremmo definire scuola-impresa.  Obiettivo? Incrementare i tecnologi specializzati nel nostro Paese fino a 20000, in grado di colmare il mismatch tra domanda ed offerta di lavoro. "Gli ITS - ha spiegato l'assessore Michele Fioroni - sono un'occasione per consentire alle imprese di trovare quelle competenze che oggi latitano, ma anche per le famiglie di indirizzare i propri figli verso un percorso formativo che garantisce oggi la quasi certezza dell’ occupazione e l'acquisizione di competenze spendibili negli anni che verranno. Una sfida culturale da lanciare alle famiglie: la formazione tecnica come ponte per il futuro, percorsi di vita e lavoro ricco di gratificazioni.”

Le scuole tecniche ritornano al centro della formazione-lavoro in Umbria perchè  “innovazione digitale e green passano necessariamente attraverso questo tipo di competenze specializzate. Conclude Fioroni: "Gli ITS hanno un ruolo strategico per recuperare il gap accumulato rispetto agli altri paesi europei, sul tema delle nuove competenze, e per non perdere l’onda delle nuove grandi transizioni, ove il nostro Paese è rimasto già indietro rispetto all’Europa a causa di una diffidenza a tratti elitaria che ha fatto scivolare le scuole tecniche un una sorta di ghetto della formazione.” 

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