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Economia

Da ex centrale a carbone di Bastardo a polo regionale dell’idrogeno e della mobilità. Tesei: "Lavoro e futuro"

Presentata la riconversione dell'ex centrale Enel. Obiettivo: entrare nei fondi strategici del Recovery Plan

Dall'antico e inquinante carbone all'idrogeno per una mobilità sostenibile e di qualità. E' questo il progetto ambizioso di riconversione della Centrale di Bastardo su cui la Regione sta puntando molto e per il quale è nata una società “SB Gualdo Giano Futura Srl”, di cui fanno parte alcune importanti Aziende del territorio, interessate a svolgere un ruolo attivo per promuovere e realizzare un Piano di riconversione e valorizzazione del Sito della Ex Centrale. Il Progetto ha lo scopo di coniugare gli obiettivi energetici con quelli di tutela ambientale, sviluppo economico e sociale, utilizzando fonti energetiche rinnovabili.

I numeri: 18 ettari totali, di cui: 5 ettari destinati alla produzione di idrogeno, 9 ettari dell'ex carbonile saranno destinati all'impianto fotovoltaico, 4 ettari alle infrastrutture per supportare funzionamento del Polo. La Centrale insieme alla rete di gas naturale SNAM in alta pressione, costituiscono una opportunità per la realizzazione del Polo regionale dell'idrogeno verde prodotto dall’elettrolisi dell’acqua. L'idrogeno è infatti considerato il vettore energetico del futuro e sarà uno dei protagonisti principali del “Green new Deal” europeo, che prevede un piano volto a ridurre le emissioni di gas serra di circa la metà entro il 2030 e del 100% entro il 2050, attraverso l'estensione del vettore idrogeno in sostituzione dei combustibili fossili.

La Giunta regionale ha deciso di puntare molto su questa conversione che porterebbe anche un importante dote di posti di lavoro.  “Una grande opportunità, un’idea innovativa in cui crediamo molto – hanno affermato la Presidente Tesei e gli Assessori Fioroni e Morroni - e che è un vero sguardo verso il futuro. Un progetto che risponde appieno alla nostra visione dell’Umbria e intercetta gli obiettivi del PNRR. A livello nazionale rappresenta una best practice che trasformerebbe un’area da riqualificare in una infrastruttura di importanza strategica per l’intera regione. Non va inoltre dimenticato che un’opera del genere, oltre al valore ambientale ed energetico, ha una enorme valenza per lo sviluppo economico ed occupazionale, in quanto potrà portare alla creazione di circa 300 posti di lavoro tra diretti ed indiretti”.

Il Presidente Pompeo Farchioni, per conto della Società “SB Gualdo Giano Futura Srl” ha ribadito alla Giunta regionale il deciso ed attivo impegno degli imprenditori del territorio per il "Progetto Idrogeno" assicurando, nelle forme che dovranno essere successivamente definite, “la più ampia collaborazione per la sua realizzazione in quanto, oltre a realizzare una importante riqualificazione del Sito della ex Centrale, rende concreto il superamento dell’impiego dei combustibili fossili a fini energetici proprio in un territorio che negli ultimi decenni ne ha subito tutti gli effetti negativi”.

Farchioni ha sottolineato la “necessità di un coinvolgimento diretto di ENEL, proprietario dell’area, il cui impegno è indispensabile per assicurare la realizzazione del Progetto nei termini che verranno stabiliti dal Recovery Plan (entro la fine del 2026 !!) garantendo tempi certi e rapidi per effettuare le fondamentali attività di bonifica dei terreni e di demolizione degli impianti della Centrale”. Progetto promosso anche dai sindaci dei due Comuni di Gualdo Cattaneo e di Giano dell’Umbria soprattuto le ricadute positive per l’economia.

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