Altri 13mila lavoratori umbri "richiedono" la cassa integrazione: ma non ci sono i fondi
Cresce sempre di più il numero delle aziende in crisi: in 2mila hanno richiesto la cassa integrazione in deroga per i propri dipendenti. Un dato che si dovrà sommare ai già 14mila aventi diritto. Ci vorranno oltre 60 milioni di euro a fronte dei 28 previsti ma che ancora non ci sono in cassa
Si fa sempre più drammatica l'emergenza sociale in Umbria: il numero dei cassa-integrati non solo cresce sempre di più ma sarebbe addirittura sotto-stimato. E nel momento in cui non si hanno certezze su finanziamenti per garantire l'assegno da 700 euro per i lavoratori sospesi o prossimi a perdere il proprio lavoro. Il nuovo studio è stato fatto dalla Cgil dell'Umbria tramite l'osservatorio nazionale sulla cassa integrazione.
"La deroga è del tutto sottostimata - hanno scritto Mario Bravi e Lucia Rossi - perché ci sono oltre 2.000 aziende umbre e altri 13.000 lavoratori che attendono di essere coperti e quindi andrebbero aggiunti ai dati già pesanti indicati prima".
Questi sono i dati ufficiali aggiornati al mese aprile a cui bisogna fare delle aggiunte secondo il sindacato: i lavoratori coinvolti dalla Cassa-integrazione sono 14.620, di cui 7.065 nella ordinaria, 6.244 nella straordinaria e 1.291 in quella in derogaderoga).
"Cogliamo l’occasione - concludono Bravi e Rossi - per invitare il Governo a coprire interamente le richieste necessarie che solo per l’Umbria richiederebbero 65 milioni di €, rispetto ai soli 28 certi. Quindi nella nostra regione c’è un’emergenza ammortizzatori sociali, che vanno assolutamente rifinanziati per evitare i licenziamenti".