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Cronaca

La casa diventa una prigione, 22enne sequestrata, imbavagliata e picchiata: aguzzino condannato

L'ex compagno della donna è attualmente in carcere. L'accusa è di sequestro di persona, minacce e lesioni aggravate

Sequestrata in casa, mani e caviglie legate da lembi di lenzuola strappate alla renfusa e imbavagliata. Un macabro racconto di violenze, quelle subite da una giovane donna di appena  22 anni, rimasta vittima del suo aguzzino fino a quando non ha trovato la forza di scappare per chiedere aiuto e liberarsi da quell'incubo, approfittando della seconda uscita di scena del suo ex da quell'appartamento tramutatosi in una prigione, 

Oggi il giudice Carla Giangamboni, in sede di udienza preliminare, ha accolto il patteggiamento a un anno e sei mesi concordato tra il pm titolare delle indagini, Paolo Abbritti, e la difesa, avvocato Vincenzo Bochicchio, ma senza la sospensione condizionale della pena. L'imputato, accusato di violenza privata, sequestro di persona e minacce è attualmente detenuto a Capanne. La giovane donna è invece difesa dagli avvocati Luca Gentili e Gianfranco Virzo. 

I fatti sono accaduti questa estate a Perugia: sono i primi di agosto quando per il suo compagno, un 37enne di origini tunisine, scatta arrestato: la denuncia risale a  poco prima, quando la ragazza, con ancora le mani legate esce in strada per chiedere soccorso. Saranno i proprietari di un residence a prestarle i primi aiuti e ad allertare le forze dell'ordine. Oltre al sequestro, per l'uomo c'è anche l'accusa di lesioni aggravatee minacce; secondo il capo d'imputazione formulato dal pm Paolo Abbritti, l'avrebbe anche presa a schiaffi, minacciata, presa per i capelli e sbattuta con la testa al muro, causandole ferite ed ematomi su varie parti del corpo.

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