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Cronaca

Umbria, punto da un ragno violino: rischia di morire, i medici gli salvano la vita

Il paziente era stato ricoverato nel reparto di malattie infettive in condizioni disperate a causa del veleno entrato in circolo ormai da giorni

La professoressa Daniela Francisci, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale di Terni, conferma il caso clinico di un uomo di 59 anni che a gennaio 2018 è stato ricoverato all’ospedale di Terni in gravi condizioni per quello che sarebbe stato poi riscontrato come un morso di ragno “violino”, avvenuto qualche giorno prima. 

Umbro morso da un ragno violino, salvato in extremis: "Sono vivo per miracolo"

 

Il paziente era stato ricoverato nel reparto di malattie infettive in condizione di shock, con un braccio gonfio, pieno di vescicole e quasi in completa necrosi, e vari organi già compromessi o in sofferenza, come reni, fegato e cuore, a causa del veleno entrato in circolo ormai da giorni.

Il paziente è stato trattato con antibiotici ad ampio spettro abbinati a terapia di supporto, medicazioni intensive e asportazione chirurgica dei  tessuti necrotizzati del braccio per venire dimesso dopo  14 giorni di ricovero.

Nonostante la grave situazione, il caso clinico ha avuto un esito positivo. Anzi, la professoressa Francisci lo definisce un "risultato eccellente, considerando che, superato lo stato tossico e settico generale con cui era entrato, si è riusciti a recuperare la completa funzionalità di tutti gli organi oltre che del braccio colpito". 

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