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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Liste d'attesa in Sanità, il nuovo monitoraggio: oltre 64mila prestazioni in attesa recuperate. Ecco tutti i dati

"Raggiunto così l’obiettivo del Piano con la gestione di tutte le prestazioni pregresse"

"Smaltimento dell’82% delle prestazioni accumulate prima del 1 maggio, gestione entro i primi di ottobre della maggior parte di quelle rimaste, contenimento e gestione delle nuove al fine di raggiungere un totale di circa 35 mila prestazioni in lista di attesa entro la fine dell’anno": è questo il bilancio presentato dalla Cabina di Regia della Sanità regionale dopo l'avvio della nuova strategia della Presidente Tesei per arginare le lunghe code per viste specialistiche e ambulatori. Il bilancio è stato presentato dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, dell’assessore alla Sanità, Luca Coletto, del direttore regionale, Massimo D’Angelo e dei direttori delle Aziende ospedaliere e sanitarie locali.

 Nella relazione si evince che delle 77.597 prestazioni in sospeso al primo maggio se ne sono gestite circa 64 mila, mentre lo smaltimento della quasi totalità delle 13 mila rimaste sarà contrattualizzato entro i prossimi 10 giorni. "Raggiunto così l’obiettivo del Piano con la gestione di tutte le prestazioni pregresse": hanno ribadito gli amministratori regionali. 

Per le nuove prestazioni si è registrato un incremento tra agosto e settembre, così come annualmente accade, raggiungendo quota 38 mila accumulate da maggio ad oggi. Di queste circa 20 mila riguardano i fragili per i quali si è scelto di preservare il principio di prossimità territoriale (over 65, oncologici e invalidi gravi) scelta che, seppur abbia rallentato lo smaltimento e provocato come detto gran parte delle nuove liste d’attesa, permette di offrire all’utenza un servizio più agevole.

"La capacità produttiva delle Aziende sanitarie ed ospedaliere si conferma anche per questo ultimo periodo in linea ai livelli pre Covid, dato dimostrato anche dal fatto che ben oltre il 50% delle prestazioni pregresse è stato effettuato dal sistema pubblico mentre il restante è stato svolto dal sistema convenzionato, senza dunque ulteriore spesa da parte dell’utenza". La presidente Tesei si è riservata di valutare la possibilità di ripetere un Piano straordinario per il prossimo anno, allo scopo di riuscire ad avere un equilibrio strutturale rispetto alla nuove prestazioni richieste. 

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