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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Umbria, due cacciatori denunciati per bracconaggio

Indagine dei carabinieri forestali di Amelia: l’apparecchio elettronico era stato piazzato in un campo nella zona di Penna in Teverina

I carabinieri forestali di Amelia hanno denunciato due cacciatori sorpresi a usare un richiamo acustico illegale nel Comune di Penna in Teverina. 

Le verifiche sono scattate dopo alcuni cittadini avevano segnalato un forte suono elettronico provenire da un campo incolto vicino al fiume Tevere. Gli accertamenti dei forestali hanno permesso di scoprire, nascosto fra le canne di bambù, il dispositivo ancora in funzione. 

“Il macchinario – spiega una nota diffusa dai carabinieri forestali - era programmato per accendersi e spegnersi automaticamente in modo da attivarsi soltanto durante le ore notturne e permettere ai cacciatori di abbattere, durante l’orario di caccia consentito e a registratore spento, le quaglie richiamate durante la notte. I richiami elettronici – precisano i forestali - riescono ad attirare anche decine di quaglie durante le nottate di intensa migrazione, incrementando considerevolmente la possibilità di abbattimento dei capi e proprio per questo motivo sono considerati illegali dalla normativa nazionale ed europea”.

Il dispositivo è stato dunque disattivato e i carabinieri si sono appostati per individuare chi lo avesse piazzato. Alle prime ore del giorno, si sono “materializzati” i due cacciatori che, giunti sul posto, hanno subito rimesso in funzione l’apparecchiatura. A questo punto è scattato il “blitz” dei forestali che ha portato alla denuncia delle due doppiette con l’accusa di “aver utilizzato mezzi vietati ai fini dell’attività venatoria”, violando la legge 157 del 1992 sul prelievo venatorio.

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