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Cronaca

Prendono il reddito di cittadinanza, ma hanno vinto 90mila euro al gioco e possiedono una barca: a processo

Secondo la Procura di Perugia avrebbero nascosto anche i proventi di aziende e associazioni

Incassano il reddito di cittadinanza, ma hanno attività commerciali, vincite non dichiarate per oltre 94mila euro e anche una barca ormeggiata in un porto sull’Adriatico. In due sono finiti sotto processo per truffa in relazione alla percezione del reddito di cittadinanza.

I due, difesi dall’avvocato Alessio Mazzoli, sono accusati di aver violato le norme“al fine di ottenere indebitamente il beneficio” del reddito di cittadinanza senza dichiarare beni mobili e immobili posseduti attraverso una attestazione sostituiva unica per il calcolo dell’Isee con “dichiarazioni false e attestanti cose non vere”.

La Procura di Perugia contesta ai due di aver nascosto la proprietà di un immobile, censito nel catasto del Comune di Perugia, “un’imbarcazione da diporto denominata … battente bandiera inglese” (che di fatto esclude per legge la possibilità di ottenere il beneficio), di essere titolari di una società agricola cui avevano conferito terreni e immobili, ma anche di avere “attestato falsamente lo stato di disoccupazione di alcuni componenti del nucleo familiare”, in realtà con assunti incarichi direttivi nelle società di famiglia o come ex lavoratori dell’azienda agricola sempre di intestata al gruppo familiare.

Tra i beni nascosti ai fini dell’ottenimento del reddito di cittadinanza, secondo l’accusa, ci sarebbe anche un’osteria, un agriturismo e anche i proventi di un gruppo folkloristico che si esibisce a pagamento.

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