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Cronaca

IL CASO "Il Tribunale riconosce il diritto di Laura alle verifiche per l'accesso all'aiuto alla morte volontaria"

L'associazione Coscioni: "Anche il Tribunale di Perugia evidenzia la necessità di una legge che preveda tempi certi per l’accesso alla morte medicalmente assistita"

“Sono felice per la decisione del Tribunale di Perugia, attendo ora i passi successivi affinché sia rispettata la mia volontà senza discriminazioni rispetto a chi sceglie di accedere al fine vita con modalità diverse a carico della sanità pubblica”: con queste parole Laura Santi, giornalista perugina da 20 anna malata di sclerosi multipla, ha accolto la decisione della magistratura perugina di accertare il suo diritto a ottenere il completamento delle verifiche sul suo stato di salute relativamente alla sentenza Cappato. 

Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e difensore di Laura Santi che coordina anche il collegio  legale di difesa e studio* ha riportato fedelmente il dispositivo:: ‘accerta il diritto della ricorrente ad ottenere un parere espresso del Comitato etico regionale, che dovrà essere emesso entro 30 giorni dalla sua costituzione a norma del DM 26.1.2023, che a sua volta dovrà intervenire entro 30 giorni dalla presente ordinanza. Accerta il diritto della ricorrente, qualora all’esito del parere del Comitato etico e delle valutazioni rimesse ad AUSL vengano individuate positivamente le precondizioni per accedere al suicidio medicalmente assistito, ad ottenere che la AUSL convenuta indichi anche le modalità di attuazione del fine vita, individuando farmaco e posologia".

L'avvocato Gallo ha ridadito che "a seguito di quanto accertato e riconosciuto dal Giudice, ci riserviamo di procedere con ulteriori azioni affinché, come stabilito dalla Corte Costituzionale, non vi sia alcun discrimine tra la scelta di Laura Santi di procedere con l’aiuto al suicidio e quella di una persona malata che invece, previa attivazione della sedazione palliativa profonda, rifiuti terapie e assitenza a carico del Servizio Sanitario Nazionale”.

Per Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni: “anche il Tribunale di Perugia evidenzia la necessità di una legge che preveda tempi certi per l’accesso alla morte medicalmente assistita, ed è proprio quello che chiede la Proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare dell’Associazione Luca Coscioni, al fine di garantire tempi certi e impedire discriminazioni tra Regioni e malati”.
 

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