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Cronaca Spoleto

Stanco di aspettare al pronto soccorso, chiama la polizia: "Siamo qui da stamattina"

La replica dell'Usl Umbria 2

Stanco di aspettare, forse anche preoccupato perché dopo ore delle condizioni della nuora non aveva saputo ancora niente. Erano arrivati alle 7.30, ha raccontato, e a mezzanotte attendeva ancora. Spazientito, infuriato per l'attesa ha così chiamato la polizia. 

Al pronto soccorso del San Matteo degli Infermi sono arrivati gli agenti del commissariato di Spoleto per chiedere spiegazioni. Presto detto: il medico di turno ha spiegato agli agenti che la donna era stata sottoposta a degli accertamenti che richiedevano tempi lunghi di attesa. A ritardare ulteriormente le procedure di dimissione, era stato anche l’arrivo di alcuni “codici rossi” sopraggiunti nel corso della giornata. Dopo aver tranquillizzato l’uomo, gli operatori hanno invitato il 70enne a mantenere la calma e a mantenere un atteggiamento più consono al luogo.

La replica dell'Usl Umbria 2

La paziente "è giunta al Pronto Soccorso dell'ospedale "San Matteo degli Infermi" in data 12 agosto 2022 alle ore 19.45 (e non alle 7.30 del mattino) e dopo 20 minuti, tra arrivo e ingresso, è stata presa in carico dai sanitari a causa di un "dolore toracico" lamentato dall'assistita.

Gli approfondimenti del caso contemplano due controlli della troponina a distanza di tre ore, oltre all'esecuzione, regolarmente effettuata, di un rx torace. Dopo 4 ore, la 33enne è stata dimessa con una diagnosi e la prescrizione di una terapia farmacologica.

I fatti confermano, senza alcun dubbio, che l'operato dei professionisti del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Spoleto sia stato anche in questa occasione ineccepibile, tempestivo e assolutamente adeguato tanto che gli stessi agenti hanno redarguito paziente e suocero per la chiamata inutile. Si ritiene quindi molto grave che un fatto che testimonia la buona organizzazione e una efficace risposta assistenziale, venga riportato, stravolgendolo, come episodio di malasanità.

La direzione strategica dell' Azienda Usl Umbria 2 che in questi anni si è contraddistinta per la ricerca di un dialogo con tutte le componenti e di un rapporto sereno e costruttivo nell'interesse generale della comunità, non sottraendosi a critiche o polemiche e chiarendo, sempre in modo propositivo e con la massima trasparenza, disponibilità ed apertura al dialogo la propria posizione, non è più disposta a tollerare simili atteggiamenti, irresponsabili, inaccettabili e strumentali, che generano sfiducia e sconforto tra il personale,  minano la qualità del lavoro degli operatori che quotidianamente salvano vite umane e rischiano di generare inutili e pericolosi allarmismi tra la popolazione".

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